Venerdì 15 Novembre 2024

Giro d'Italia, radiografie per Nibali, nessuna frattura

Vincenzo Nibali

«Cogliendo l’occasione della giornata di riposo, Vincenzo Nibali si è sottoposto, in via precauzionale, alla radiografia dell’emitorace destro nella clinica mobile del Giro d’Italia. I radiogrammi eseguiti rivelano che non ci sono fratture». Lo comunica la Trek, la squadra del corridore siciliano che l’altro ieri è caduto durante la disputa della 14/a tapp del 104/o Giro d’Italia di ciclismo.

Il commento di Nibali alla tappa di ieri

"In questa tappa non c'è stato tempo per respirare. L’assenza di Fedaia e Pordoi ha reso meno difficile il dislivello ma è stato comunque molto dura. Giorni così freddi, sempre sotto la pioggia, mettono tutti alla prova". Vincenzo Nibali commenta così la tappa del Giro di Cortina d’Ampezzo, ridotta nel chilometraggio per via del maltempo e dominata dalla maglia rosa Bernal. "Ho iniziato con l’idea di attaccare, andare in fuga e salire sul palco - ha ammesso il campione siciliano della Trek-Segafredo - Il gruppo davanti però andava forte e sapevamo che non ci avrebbe concesso troppo spazio. Ma era giusto provare, insistere". Lo Squalo, dopo la caduta di ieri, ha ripreso senza grandi problematiche: "Il dolore alle costole era minimo, fortunatamente, e non mi ha dato molti problemi a respirare, che era la mia più grande paura. Adesso pensiamo a come recuperare al meglio per le prossime tappe". Sesto nella generale è il suo compagno di squadra Giulio Ciccone: "Nonostante il percorso ridotto, credo che lo spettacolo non sia mancato: è stata una tappa epica - le parole dello scalatore abruzzese - Il nuovo tracciato ha spazzato via ogni tattica che avevamo da ieri sera e ha reso la giornata più esplosiva. Il ritmo è stato forte sin dall’inizio ma, ovviamente, il Passo Giau ha fatto la vera differenza. La EF ha fatto un ritmo impressionante e da lì è stata una prova di resistenza, gambe e testa. Ho avuto buone sensazioni tutto il giorno e questo mi ha permesso di gestire la mia energia in modo intelligente. Questo è l'aspetto che oggi mi rende più soddisfatto. Non ho ceduto all’istinto di seguire chi stava attaccando e di accelerare anche se mi sentivo bene, ma sono salito al mio ritmo. Guardando la classifica generale adesso - conclude Ciccone - è stata una scelta che ha dato i suoi frutti"

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