La Virtus Bologna - sul parquet di casa della Segafredo Arena - supera nella gara 4 di finale l'Olimpia Milano e conquista lo scudetto, il 16° della sua storia. Trascinata da Pajola, Belinelli (15 punti) e Weems (14 punti), la squadra di coach Sasha Djordjevic si è imposta per 73 a 62 conquistando l’ultimo tassello per il titolo dopo avere vinto le precedenti tre sfide contro i milanesi allenati da Ettore Messina. Dopo avere chiuso il primo tempo in svantaggio 43 a 41, Bologna allunga nel terzo quarto , mandato in archivio sul 55-51 con una 'magià da 3 di Teodosic prima di accelerare nell’ultima frazione fino al 73-62 finale. "Faccio i complimenti alla Virtus, sono stati bravi a ricompattarsi dopo la fine dell’Eurocup e non era facile per loro riuscirci. La mia sensazione è che fossimo arrivati in forte debito fisico e mentale. L’anno prossimo proveremo a tornare a questo punto della stagione pronti a competere". Così Ettore Messina ha commentato l’ultima partita della stagione dell’Olimpia Milano, fatta di 91 gare giocate, 65 vinte, le vittorie in Supercoppa, in Coppa Italia, la Final Four di EuroLeague giocata brillantemente prima di questa serie finale persa con Bologna. "Nonostante questo voglio fare comunque i complimenti ai ragazzi perché nel complesso questa è stata una bellissima stagione" ha detto il coach di Milano. Si prova «tanto orgoglio. E’ il primo passo, spero, per giocare sempre queste finali, giocare per i titoli . E’ per cose come queste che stiamo lavorando da due anni». Così, al microfono di Rai Sport, l’allenatore della Virtus Bologna, Sasha Djordjevic ha commentato lo scudetto vinto dalla sua squadra dopo avere superato per 4-0, nella serie finale, l’Olimpia Milano. Quanto al futuro, ha osservato, «non so niente. In questo momento lasciatemi toccare la Coppa» che celebra la vittoria del campionato. Questo successo, ha proseguito, «lo dedico a tutti i tifosi, non solo i nostri, a tutti quelli che hanno perso un anno di basket. Poi - ha argomentato ancora il coach serbo - lo voglio dedicare a tutti i miei ragazzi che mi hanno sentito urlare, cercando di non farli mollare mai un attimo. Senza di loro non sarebbe successo niente, ho avuto un grandissimo staff che è stato speciale. Ce l’abbiamo messa tutta - ha concluso Djordjevic - ce lo siamo cercato questo scudetto».