Max Verstappen ha vinto il Gran Premio di Francia la termine di un appassionate duello con Lewis Hamilton, superato nel penultimo giro. Sul circuito di Le Castellet il pilota olandese della Red Bull ha ingaggiato una battaglia con il rivale inglese della McLaren che ha chiuso al secondo posto. Terza l’altra Red Bull di Sergio Perez e quarta la Mercedes di Valtteri Bottas. Molto staccate le Ferrari: 11mo Carlos Sainz, 16mo Charles Leclerc.
Il 23enne 'olandese volante' ha commesso un errore in partenza che gli è costato il vantaggio della pole ma poi ha avuto una tattica di gara perfetta, come tutta la scuderia austriaca. Verstappen ha superato Hamilton poco prima di metà gara grazie ad un pit-stop anticipato e ad alcuni giri veloci. Poi ha anticipato la seconda sosta, ha messo le gomme medie, è rientrato quarto ma ha superato tutti e al penultimo giro ha beffato Hamilton grazie alle sue gomme più performanti.
Verstappen ha allungato in testa al mondiale: ora ha 131 punti contro i 119 di Hamilton. «Per fortuna abbiamo scelto la strategia a due soste, abbiamo dovuto sudare tanto ma alla fine abbiamo vinto», ha commentato Verstappen, «è stato difficile perché c'erano tanti doppiati da superare ma per fortuna si sono tutti comportati bene e abbiamo potuto fare una bella lotta. C'è lotta ogni gara, sarà così per il resto della stagione».
Preoccupa il ritardo delle Ferrari su un circuito vero dopo le buone prove su quelli cittadini. «Non ci aspettavamo queste difficoltà e di essere così lenti», ha ammesso Sainz, «siamo sorpresi e delusi. È evidente che qualcosa non andava bene con gli pneumatici». «Non capiamo perché fatichiamo così tanto in gara. A fine gara alcuni piloti giravano in 1'37, mentre noi in 1'39. A questi stessi piloti in qualifica davamo mezzo secondo. Faremo le analisi sul degrado della gomma per cercare di migliorare in vista del Gran Premio d’Austria», ha sottolineato lo spagnolo, «non riesco a capire perché in alcune piste come Barcellona non abbiamo avuto questo problema, mentre altrove, come ad esempio oggi, sì. Fin dal Bahrein avevo percepito che qualcosa non andava nel passo gara». (AGI)
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