Avanti un altro po'. Se e per quanto tempo Roger Federer riuscirà nell'impresa di tenere botta agli avversari, nel giardino di casa sua, non è dato saperlo. Di sicuro, però, la gara d'esordio per lo svizzero, nel “suo” centrale, non fornisce risposte né troppo confortanti né troppo scoraggianti. Il “re” dell'erba fa il suo dovere e - una volta tanto - non vince per ko tecnico, ma fisico... del suo avversario: Adrian Mannarino. Prima della sciagurata spaccata a fondo campo del transalpino d'antan, la gara aveva vissuto sulle montagne russe di un equilibrio precario. Avanti 1-0 Federer di personalità (6-4), tie break in favore del francese e sorpasso al termine di un terzo set (6-3) in cui il tennista svizzero è apparso in affanno, per poi riprendersi nel quarto parziale (4-2). Quando già il quinto set sembrava nel destino di spettatori e protagonisti della gara, la dea bendata ha deciso per tutti: Mannarino infortunato e Federer al secondo turno. Non una prova strappapplausi (non che ne abbia regalate poche, Federer, sul centrale...) ma è già qualcosa. Se solo si pensa che l'Auger-Aliassime, reduce dalla strapazzata di Seppi, pochi giorni fa lo ha mandato ko ad Halle, va registrato un passo in avanti del “re”. Quanto basterà e quanto durerà non è noto, appunto. Intanto i tifosi sognano di rivederlo su livelli migliori, magari pronto a giocarsela con giocatori del suo calibro nella seconda settimana.
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