Tokyo 2020 e lo spettro del Covid, positivi un atleta e cinque addetti alle strutture. E Bradley Beal...
Il Covid-19 continua a creare problemi in Giappone, in attesa che a Tokyo, il prossimo 23 luglio, cominci l’Olimpiade rinviata di un anno per la pandemia. Oggi il comitato organizzatore dei Giochi ha reso noto che un atleta che si trova già in Giappone, e del quale non è stata specificata la nazionalità, è risultato positivo a un test così come cinque lavoratori che stanno prestando la loro opera negli impianti che ospiteranno le gare. Tutto ciò dopo la positività di otto membri del personale dell’albergo a Hamamastu, ad ovest di Tokyo, dove si trova in ritiro la nazionale brasiliana di judo, e quella di un membro dello staff della selezione russa di Rugby a sette. Quest’ultimo è stato ricoverato in un ospedale a causa delle sue condizioni. Il team 'ovale' russo era arrivato in Giappone sabato scorso, 10 luglio. Ora tutto il gruppo squadra è stato messo in isolamento. Per tutte queste persone c'è la certezza di essere messe in quarantena per due settimane, in caso di positività a un nuovo test a cui verranno sottoposte. Intanto le autorità locali respingono le critiche (gran parte della popolazione è ancora ostile allo svolgimento dei Giochi) facendo notare che i positivi al Covid sono pochi se si tiene conto che nella capitale giapponese e nelle vicine prefetture sono già arrivare ottomila persone provenienti dall’estero. Nel frattempo ieri a Tokyo ci sono stati in tutto 1.149 casi di positività, un record dallo scorso gennaio, e l’agenzia Kyodo riferisce che alla cerimonia di apertura del 23 luglio, nello stadio Olimpico da 68mila posti, saranno invitati, e quindi presenti, non più di mille tra Vip e dignitari vari.
Il caso statunitense
Bradley Beal, stella della squadra Usa di basket pronta a esordire ai Giochi di Tokyo, è "entrato nel protocollo Covid". Questa la notizia che ha scosso il team e i supporter a stelle strisce. Non è chiaro se il giocatore dei Washington Wizards sia positivo o sia entrato a contatto con una persona positiva. Criptica la nota diffusa dall’ufficio stampa della squadra degli Stati Uniti, che parla di "un membro della squadra di basket maschile entrato nei protocolli di salute e sicurezza", senza nemmeno chiarire l'identità dello stesso, presto scoperta dai media americani. Da capire adesso se si tratta "soltanto" di una misura precauzionale o se il giocatore è risultato positivo a un test anti-Covid. Di certo la sua partecipazione ai Giochi Olimpici rischia di essere compromessa.