"Hysaj verme, la Lazio è fascista". Firmato: Ultras Lazio, con tanto di fascio littorio stilizzato a corredo. E' lo striscione esposto sul ponte di Corso Francia a Roma. Nel mirino c'è il calciatore dei biancocelesti, Elseid Hysaj, finito da due giorno nel mirino per aver cantato, durante una cena in ritiro, "Bella Ciao" la canzone popolare dei partigiani che lottavano contro i nazisti e il regime di Benito Mussolini. A prendere di mira il neo giocatore della Lazio è la frangia più estrema dei sostenitori, quelli riconducibili al "mare nero" della destra capitolina.
La difesa della società
"E' compito della società tutelare un proprio tesserato e sottrarlo a strumentalizzazioni personali e politiche che certamente in questo caso nulla hanno a che vedere con il contesto informale ed amichevole in cui si è svolto l’episodio". Così in una nota la Lazio, facendo riferimento alla vicenda legata a Elseid Hysaj. Il difensore albanese ex Napoli è stato aspramente attaccato dopo aver cantato 'Bella Ciaò durante una cena con la squadra. "Il ritiro della squadra - si legge ancora sul comunicato del club biancoceleste - deve proseguire nel massimo impegno sportivo e nel clima di serenità che si è respirato fino ad oggi".