E’ uno straordinario Filippo Baroncini il nuovo campione del mondo Under 23. Dalla delusione per l’oro sfumato a Trento al grande successo di oggi sui tracciati delle Fiandre: sono bastati otto giorni all’azzurro per ritrovare il sorriso, regalando all’Italia la seconda medaglia d’oro di questa trasferta iridata ed il secondo titolo consecutivo nella categoria dopo quello conquistato da Samuele Battistella nel 2019. Baroncini trova il successo in solitaria con una stoccata magistrale sul finale, in un percorso da Classiche del Nord come quello di Lovanio. Una prova di squadra eccezionale da parte del gruppo guidato da Marino Amadori, perfetto dal primo all’ultimo chilometro. Volata per l’argento vinta dall’eritreo Biniam Girmay, terzo l’olandese Kooij davanti all’altro azzurro Michele Gazzoli.
«È un sogno» le prime parole di Baroncini appena indossata la maglia iridata. E ancora: «E' stato il finale perfetto di una giornata nervosa, per me e per tutti i miei compagni. Questa vittoria l’ho sognata tutta la vita». Una tattica di gara perfetta: «Il mio attacco era programmato e tutto è andato secondo i piani. Sono senza parole. Dopo la fuga ho pensato solo ad andare, andare, andare, andare e vincere questa partita. Fortunatamente, tutto è andato bene». Domani penultimo giorno di gare e tocca alle donne: prima le juniores e poi le elite, con l’Italia che punta su Marta Bastianelli ed Elisa Longo Borghini. Eomenica, il gran finale con i professionisti. L’Italia di Davide Cassani insegue il titolo iridato dopo l’oro con Ganna nella cronometro individuale elite e il bronzo nella cronostaffetta mista.
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