Napoli-Cagliari 2-0
Marcatori: 11’ pt Osimhen, 12’ st Insigne (rigore).
Napoli: Ospina 6; Di Lorenzo 6.5, Rrahmani 6, Koulibaly 6.5, Mario Rui 6; Anguissa 7, Fabian Ruiz 6.5 (43' st Demme sv); Politano 6 (23' st Lozano 6), Zielinski 7 (23' st Elmas 6), Insigne 6.5 (31' st Ounas sv); Osimhen 7.5 (31' st Petagna sv). Allenatore: Spalletti 6.5.
Cagliari: Cragno 6; Walukiewicz 5 (23' st Ceppitelli 6), Godin 5, Caceres 5.5; Nandez 5, Zappa 5, Strootman 5.5 (40' st Grassi sv), Deiola 5.5 (23' st Keita Baldè 5.5), Lykogiannis 5 (40' st Pereiro sv); Marin 5; Joao Pedro 5.5. Allenatore: Mazzarri 5.
Arbitro: Piccinini di Forlì 6.5.
Note: Ammoniti: Walukiewicz, Osimhen, Elmas. Angoli: 6-4. Recupero: 0', 3'.
Napoli: Il Napoli suona la “sesta” e continua la sua corsa solitaria in vetta la classifica. Il percorso netto della compagine partenopea non ha avuto alcuna difficoltà nella esibizione casalinga contro il Cagliari dell’ex Walter Mazzarri. Gara mai in discussione e gestita dalla pattuglia di Luciano Spalletti con autorità e consapevolezza della propria forza. Milan riportato a meno due, Inter a meno quattro e, per adesso, il sogno azzurro prosegue senza intoppi. E poi c’è uno straordinario Osimhen capace di andare in gol per la quarta volta in campionato (più i due gol in Europa League), un terminale offensivo micidiale che rende la manovra del Napoli fluida e sempre insidiosa. Il primo gol arriva quasi subito: Anguissa imbuca per Zielinski, traversone rasoterra su cui il bomber africano si avventa e fa centro. Il Cagliari non accenna a reagire e così nella ripresa Osimhen si guadagna un calcio di rigore per un ingenuo fallo di Godin. Insigne non fallisce dal dischetto, il resto della gara è solo accademia. Il Napoli è una realtà, la serie A è avvertita.
Lazio-Roma 3-2
Marcatori: 10' pt Milinkovic-Savic, 19' pt Pedro, 41' pt Ibanez, 18' st Felipe Anderson, 24' st Veretout (rig).
LAZIO: Reina 7; Marusic 6, Luiz Felipe 6, Acerbi 6, Hysaj 5.5; Milinkovic-Savic 7, Leiva 5.5 (15' st Cataldi 6), Luis Alberto 6 (21' st Akpa Akpro 5); Felipe Anderson 7.5, Immobile 7 (44' st Muriqi sv), Pedro 7. Allenatore: Sarri 6.5.
ROMA: Rui Patricio 5.5; Karsdorp 6 (37' st Zalewski sv), Mancini 6, Ibanez 6.5, Vina 5 (37' st Smalling sv); Veretout 7, Cristante 6; Zaniolo 6.5 (32' st Perez sv), Mkhitaryan 5.5, El Shaarawy 5 (19' st Shomurodov 6); Abraham 5.5. Allenatore: Mourinho 6.
ARBITRO: Guida di Torre Annunziata 6.
NOTE: giornata serena, terreno in buone condizioni. Ammoniti: Rui Patricio, Leiva, Cristante, Vina, Mourinho, Cataldi, Veretout. Angoli: 1-9. Recupero: 1', 5'.
ROMA: La Lazio batte la Roma per 3-2, fa suo il derby e torna a respirare aria d’Europa salendo al 6° posto in classifica mentre i giallorossi, alla seconda sconfitta nelle ultime 3 partite, vengono raggiunti dalla Fiorentina a quota 12 punti. Bastano 10 minuti per vivere la prima emozione: Felipe Anderson crossa in area, Milinkovic-Savic arriva in corsa e di testa anticipa Rui Patricio trovando il vantaggio. I giallorossi si gettano in avanti esponendosi però al contropiede. Manna dal cielo per la Lazio con Immobile che sfrutta lo spazio a disposizione per l’assist a Pedro: l’ex del match apre il piatto dal limite e sigla il 2-0 dopo 19 minuti di gioco. Sembra una gara in discesa per i biancocelesti, ma Zaniolo, che colpisce il palo di testa, fa capire come l’epilogo sia ancora tutto da scrivere. L'occasione giusta per chiudere la contesa capita a Immobile che dribbla Rui Patricio, ma calcia sull'esterno dando così vita alla legge più antica del calcio, quel gol sbagliato gol subìto, che si palesa al minuto 41 con il colpo di testa di Ibanez che vale il gol giallorosso e manda le squadre al riposo sul 2-1. La ripresa inizia con i fuochi d’artificio. L’arma in più degli uomini di Sarri è il contropiede: Luis Alberto lancia Immobile nello spazio, l’attaccante entra in area e vede l’arrivo di Felipe Anderson che di destro sigla il 3-1. Passano appena 5' e l'ennesima svolta della partita si palesa quando Akpa Akpro, appena entrato, tocca Zaniolo in area: dopo il consulto VAR va Veretout sul dischetto siglando il 3-2. La Roma spinge sull'acceleratore, Zaniolo prima e Shomurodov poi tentano il destro da dentro l’area ma Reina dice di no volando sul secondo palo mentre dall’altra parte è Immobile a provare la botta trovando la risposta di Rui Patricio. Gli ultimi minuti sono un assedio giallorosso, ma gli uomini di Sarri resistono portando a casa 3 punti d’oro e ritrovando la vittoria dopo 3 turni di digiuno.
Juventus-Sampdoria 3-2
Marcatori: 10' pt Dybala, 43' pt rig. Bonucci, 44' pt Yoshida, 12' st Locatelli, 39' st Candreva.
Juventus: Perin 6; Cuadrado 6, Bonucci 6.5, De Ligt 6, Alex Sandro 6; Chiesa 6.5 (25' st Chiellini 6.5), Bentancur 6.5 (37' st McKennie sv), Locatelli 7, Bernardeschi 6.5 (25' st Ramsey 6); Dybala 7 (22' pt Kulusevski 6.5), Morata 6 (37' st Kean sv). Allenatore: Allegri 6.5.
Sampdoria: Audero 5.5; Bereszynski 5.5, Yoshida 6.5, Colley 5, Murru 5.5 (14' st Augello 6); Depaoli 6 (14' st Damsgaard 6), Thorsby 5.5 (42' st Askildsen sv), Ekdal 6 (14' st Silva 6.5), Candreva 6.5; Caputo 5 (25' st Torregrossa 5.5), Quagliarella 5.5. Allenatore: D’Aversa 6.
Arbitro: Ayroldi di Molfetta 6.
Note: Ammoniti: Thorsby, Murru, Ekdal, Bentancur, Cuadrado, Bonucci, Kean. Angoli: 4-2 per la Juventus. Recupero: 2'; 4'.
Torino. La Juventus infila la seconda vittoria consecutiva in campionato, la prima nel proprio stadio, e dà una sensibile “aggiustata” alla sua ancora precaria classifica. Il 3-2 maturato all’ora di pranzo contro una Sampdoria piuttosto pasticciona porta con sé, tuttavia, la pesante eredità di due infortuni, quelli di Dybala e Morata, che priveranno Allegri dei suoi attaccanti per le prossime sfide contro il Chlesea in Champions League e contro il Toro nel derby della prossima giornata. Era stato proprio l’attaccante argentino ad aprire le marcature poco dopo una decina di minuti con un sinistro chirurgico dal limite. I blucerchiati hanno faticato e rischiato più volte di subire anche il raddoppio che è arrivato al tramonto della prima frazione con il rigore trasformato da Bonucci. La Samp, però, ha un sussulto e trova la via della rete con Yoshida che svetta di testa. Nella ripresa meno occasioni e più scontri. Locatelli firma il 3-1 su assit di Kulusevki e nel finale Candreva accorcia di nuovo. Ma non c’è tempo per la rimonta.
Udinese-Fiorentina 0-1
Marcatore: 16'pt Vlahovic (rig).
Udinese: Silvestri 6; Becao 6, Nuytinck 6 (26'st Molina 6), Samir 6; Soppy 5 (1'st Pussetto 6), Pereyra 5.5, Walace 5 (36'st Samardzic sv), Arslan 5 (1'st Makengo 6), Stryger Larsen 6 (26'st Udogie 6); Beto 5.5, Deulofeu 6. Allenatore: Gotti 5.5.
Fiorentina: Dragowski 7; Odriozola 6.5, Milenkovic 6, Quarta 6 (20'st Nastasic 6), Biraghi 6 (15'st Terzic 6); Bonaventura 6.5 (20'st Amrabat 6), Torreira 6.5 (38'st Igor sv), Duncan 6 (20'st Maleh 6); Callejon 6.5, Vlahovic 7, Saponara 6.5. Allenatore: Italiano 6.5.
Arbitro: Ghersini di Genova 6.5.
Note: Ammoniti: Quarta, Arslan, Walace, Amrabat, Odriorzola. Angoli: 4-1 per l'Udinese. Recupero: 3', 5'.
Sassuolo-Salernitana 1-0
Marcatore: 9’ st Berardi.
Sassuolo: Consigli 6.5; Muldur 6, Chiriches 6, Ferrari 6, Rogerio 7; Frattesi 5.5 (36'st Harroui sv), Lopez 6.5; Berardi 6.5 (36'st Defrel sv), Djuricic 6 (45'st Kyriakopoulos sv), Boga 7 (25'st Traore 6); Raspadori 5.5 (25'st Scamacca 6). Allenatore: Dionisi 6.5.
Salernitana: Belec 7; Gyomber 5.5 (38'st Zortea sv), Strandberg 6, Gagliolo 6, Ranieri 5.5 (29'st Jaroszynski 6); M. Coulibaly 6.5, Di Tacchio 6 (19'st Obi 6), L. Coulibaly 6; Kastanos 6; Gondo 5.5 (19'st Bonazzoli 6.5), Djuric 5.5 (19'st Simy 5.5). Allenatore: Castori 6.
Arbitro: Giua di Olbia 5.5.
Note: Ammoniti: Lopez, Ranieri, Ferrari, Gondo, Scamacca, Bonazzoli. Angoli 4-8. Recupero: 1'+2', 5'+1.
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