Zenit-Juventus 0-1
RETE: 41' st Kulusevski.
ZENIT (4-3-3): Kritsyuk 6.5; Karavev 6 (16'st Sutormin 5.5), Chistiakov 5.5 (43'st Krugovoi sv), Lovren 6, Rakitskyy 6; Wendel 5.5, Barrios 6, Douglas Santos 6; Malcom 5.5 (24'st Kuzyaev 5.5), Dzyuba 5 (16'st Azmoun 5.5), Claudinho 6 (43' st Erokhin sv). In panchina: Kerzhakov, Byazrov, Mostovoy, Kravstov, Kuznetsov, Khotulev. Allenatore: Semak 6.
JUVENTUS (4-3-3): Szczesny 6; De Sciglio 7, Bonucci 6.5, de Ligt 6.5, Alex Sandro 5.5 (13'st Cuadrado 6); Bentancur 6.5 (39'st Ramsey sv), Locatelli 6 (13'st Arthur 6), McKennie 6; Chiesa 6, Morata 5.5 (76'st Kean sv), Bernardeschi 5.5 (13'st Kulusevski 6.5). In panchina: Pinsoglio, Perin Chiellini, Danilo, Rugani. Allenatore: Allegri 7.
ARBITRO: Scharer (Svizzera) 6.
NOTE: cielo coperto, terreno in buone condizioni. Ammoniti: Barrios, Karavev, Arthur, Ramsey. Angoli: 7-4 per lo Zenit. Recupero: 0'; 4'.
La solita Juve vince con il minimo scarto a San Pietroburgo, prendendosi la terza vittoria consecutiva in Champions League ai danni dello Zenit. Alla Gazprom Arena finisce 1-0 grazie al colpo di testa nel finale di Kulusevski: punteggio pieno per i bianconeri ancora con la porta inviolata, che tengono a distanza il Chelsea (6 punti) vincente con il Malmoe. Tanto equilibrio nelle prime battute di gara e primo spunto del match che arriva dopo 18 minuti dal fischio d’inizio, con Claudinho che tenta la fortuna da fuori chiamando Szczesny al colpo di reni per salvare. I bianconeri tengono di più in mano il pallino del gioco, ma non creano moltissimo. Nel finale di primo tempo ci prova un paio di volte Chiesa dalla distanza, senza però inquadrare lo specchio della porta. Ad inizio ripresa la squadra di Allegri parte con un altro piglio e sfiora subito il vantaggio con Mckennie, respinto da Kritsyuk in uscita, ma dall’altra parte si fanno vedere anche i russi ancora con Claudinho, chiuso in spaccata da Bonucci e poi impreciso con un destro a giro. L’equilibrio non sembra volersi rompere, all’86' però ci pensa Kulusevski, con un gran colpo di testa su cross di De Sciglio, a regalare alla Juve un successo pesantissimo in chiave qualificazione.
Manchester United-Atalanta 3-2
RETI: 15'pt Pasalic, 28'pt Demiral, 8'st Rashford, 30'st Maguire, 36'st Ronaldo.
MANCHESTER UNITED (4-2-3-1): De Gea 6.5; Wan-Bissaka 6, Lindelof 6, Maguire 7, Shaw 7; Fred 5.5 (43'st Matic sv), McTominay 5.5 (21'st Pogba 6); Greenwood 6 (28'st Sancho 6), Bruno Fernandes 7.5, Rashford 6.5 (21'st Cavani 6); Ronaldo 7. In panchina: Henderson, Bailly, Mata, Lingard, Dalot, Alex Telles, Van De Beek, Elanga. Allenatore: Solskjaer 6.5.
ATALANTA (3-4-1-2): Musso 7; De Roon 6, Demiral 7 (1'st Lovato 5.5), Palomino 5.5; Zappacosta 6.5, Freuler 6, Koopmeiners 5.5 (35'st Pezzella sv), Maehle 6; Pasalic 7 (23'st Malinovskyi 5.5); Ilicic 6.5 (23'st Miranchuk 5.5), Muriel 5.5 (11'st Zapata 6). In panchina: Rossi, Sportiello, Scalvini, Piccoli. Allenatore: Gasperini 6.
ARBITRO: Marciniak 6.5.
NOTE: serata fredda, campo in ottime condizioni. Ammoniti: Lovato, Pasalic, De Roon, Shaw, Palomino, Matic. Angoli 8-5 per il Manchester United. Recupero: 1', 5'.
Sconfitta amarissima per l’Atalanta, che viene ribaltata dal Manchester United dopo un primo tempo ai limiti della perfezione. Non bastano i gol di Pasalic e Demiral alla squadra di Gasperini, costretta a piegarsi alla rimonta inglese firmata da Rashford, Maguire e Ronaldo. Red Devils che si prendono anche la vetta del Gruppo F, lasciandosi alle spalle proprio i bergamaschi, raggiunti a 4 punti dal Villarreal. Carattere, personalità e qualità nell’avvio della Dea, che dopo un quarto d’ora passa in vantaggio grazie al tap-in sotto porta di Pasalic, servito splendidamente da Zappacosta al termine di una bellissima azione corale. La reazione inglese c'è e arriva una manciata di minuti più tardi con un tiro di Fred parato da Musso, ma al 28' i bergamaschi trovano l’incredibile raddoppio firmato Demiral, bravissimo a prendere il tempo a tutti sul corner perfetto di Koopmeiners. Old Trafford è ammutolito, Fred e Rashford avrebbero l’opportunità di riaccenderlo proprio a ridosso dell’intervallo, ma sprecano entrambi due occasioni giganti.
L’inglese però si rifà ad inizio ripresa, segnando al 53' il gol che accorcia le distanze dopo un’invenzione straordinaria di Bruno Fernandes. La gara rischia di cambiare improvvisamente e qualche istante dopo lo United sfiora il pareggio con McTominay, sfortunato nel colpire un palo da pochi passi sul cross di Greenwood. Pareggio che arriva comunque al 75' con la zampata di Maguire, una beffa per l’Atalanta che qualche istante prima era andata ad un passo dal tris con Zapata e Malinovskyi, respinti molto bene da un attento De Gea. All’82' il Manchester addirittura la ribalta con il solito Cristiano Ronaldo, che vola in cielo sul cross di Shaw e batte Musso per il gol del definitivo 3-2.
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