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Roma-Napoli: pari anche nelle espulsioni dei mister. E il Milan agguanta la vetta

Cacciati dal campo Mourinho per proteste a 10' dalla fine, e Spalletti a fine partita per un applauso all’arbitro interpretato come ironico, tra lo stupore del tecnico toscano.

Roma-Napoli 0-0

Roma: Rui Patricio 6; Karsdorp 6.5, Mancini 6.5, Ibanez 7, Vina 6; Cristante 7, Veretout 6.5; Zaniolo 6, Pellegrini 6, Mkhitaryan 5 (21' st El Shaarawy 6); Abraham 6 (41' st Shomurodov sv). Allenatore: Mourinho 6.
Napoli: Ospina 6; Di Lorenzo 6.5, Rrahmani 6, Koulibaly 6.5, Mario Rui 6; Anguissa 6.5, Fabian Ruiz 6.5; Politano 6.5 (26' st Lozano 6), Zielinski 5.5 (26' st Elmas 6), Insigne 6 (36' st Mertens sv); Osimhen 6. Allenatore: Spalletti 6.
Arbitro: Massa di Imperia 6.
Note: Al 36' st espulso Mourinho per doppia ammonizione (proteste). Dopo il triplice fischio espulso Spalletti (proteste). Ammoniti: Abraham, Karsdorp, Veretout, Mertens. Angoli: 7-4. Recupero: 3'; 5'.

Un pari senza reti - e «una grande partita» secondo Mourinho - interrompe all’Olimpico la striscia di vittorie del Napoli stasera agganciato in vetta alla classifica dal Milan, e rimette in piedi la Roma dopo la pessima figura di giovedì scorso in terra di Norvegia. E’ finita in parità anche nei rossi: espulso Mourinho per proteste a 10' dalla fine, espulso Spalletti a fine partita per un applauso all’arbitro interpretato come ironico, tra lo stupore del tecnico toscano.
E’ l’immagine di una partita che è stata una battaglia per 95', dove tutte e due le squadre avrebbero potuto vincere.
Osimhen neutralizzato dalla difesa dei titolari di Mou (che dopo la figuraccia di Bodo ha mandato in tribuna cinque dei giocatori della funesta partita, aprendo la panchina ai ragazzi della Primavera), oltre che da un palo, Abraham poco preciso sottoporta, ed ecco spiegato il pari di una partita giocata da entrambe per vincere, senza paura di perderla. Dallo 0-0 emerge la forza del Napoli e l’assetto della Roma, solida solo con i suoi titolari. In attesa di gennaio e del mercato invernale, dovrà arrangiarsi con i dodici-tredici che Mourinho ritiene adatti alla sua causa e intanto incassa un punticino, frutto anche del buon lavoro difensivo dei suoi. E di quello del reparto arretrato del Napoli, che per la prima volta non segna ma mantiene il primato, anche se adesso lo divide con il Milan.
La squadra di Spalletti (fischiato dai romanisti), molto più ricca dei rivali a livello di rosa, pur non vincendo anche questa volta ha dimostrato la propria forza, trascinata da un Fabian Ruiz ispirato a centrocampo, mentre Zielinski e Insigne non sono sembrati brillanti come in altre circostanze. Così alla fine l’unico vincitore è stato il pubblico, visto che l’Olimpico ha fornito a questa sfida una cornice spettacolare, come prima della pandemia. Spinta dai suoi tifosi, la Roma parte premendo il piede sull'acceleratore, con Pellegrini che, servito da Karsdorp, fa partire una bella conclusione su cui c'è una provvidenziale deviazione di Koulibaly. Al 20' si fa vivo il Napoli con Politano, poi i padroni di casa hanno un brivido perché Abraham sembra sul punto di uscire per problemi alla stessa caviglia che gli aveva procurato noie in nazionale.
Invece l’attaccante rimane in campo e al 28' spreca l’occasione migliore del primo tempo. Servito splendidamente da Cristante, l'inglese apre troppo il destro e manda fuori. Da parte del Napoli ci sono solo due efficaci iniziative a parte di Insigne, che però non portano reti, mentre Osimhen si fa notare soprattutto per un litigio che Mancini, che lo aveva colpito involontariamente.
Anche a inizio ripresa il Napoli continua a essere preciso nei passaggi ma poco propenso ad affondare, poi prende quota e si rende pericoloso con Osimhen fermato prima da Mancini e poi da Ibanez sul cross di Politano, poi è Karsdorp a bloccare il tentativo a botta sicura di Mario Rui. Su azione da corner è invece Osimhen a 'scheggiarè la traversa con un colpo di testa.
La Roma si rende invece pericolosa con Mancini che colpisce anche lui di testa sull'imbeccata di Pellegrini: i tifosi gridano perché la traiettoria della sfera dà l’impressione del gol. C'è poi, all’80', l’espulsione di Mourinho, mentre poco dopo Osimhen si sbraccia verso l’arbitro Massa per protestare per l’annullamento di un gol che il nigeriano aveva segnato in netta posizione di fuorigioco. Ultima azione di rilievo un buon pallone che capita sui piedi del subentrato El Shaarawy, ma il Faraone conclude con un destro centrale che non provoca grattacapi particolari a Ospina. Finisce quindi 0-0, Spalletti è espulso, a sorridere è soprattutto il Milan.

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