JUVENTUS-GENOA 2-0
JUVENTUS (4-2-3-1): Szczesny 6; Cuadrado 7, de Ligt 6.5, Chiellini 6.5, Pellegrini 6.5 (1'st Alex Sandro 6); Bentancur 6, Locatelli 6.5; Kulusevski 6, Dybala 7 (44'st Kaio Jorge sv), Bernardeschi 6.5 (38'st Rabiot sv); Morata 6 (27'st Kean sv). In panchina: Pinsoglio, Raina, Arthur, Bonucci, de Winter, Soulé. Allenatore: Allegri 6. GENOA (3-5-2): Sirigu 6.5; Biraschi 5.5, Bani 5.5 (28'st Vanheusden 5), Vasquez 5; Ghiglione 5, Hernani 5.5, Behrami 5 (14'st Galdames 6), Toure 5 (14'st Portanova 5.5), Cambiaso 6 (40'st Melegoni sv); Ekuban 4, Bianchi 4 (13'st Pandev 5). In panchina: Semper, Marchetti, Sabelli, Masiello, Buksa, Serpe. Allenatore: Shevchenko 5. ARBITRO: Chiffi di Padova 6. RETI: 9' pt Cuadrado, 37' st Dybala. NOTE: serata fredda, terreno in perfette condizioni. Ammoniti: Pellegrini, Cambiaso, Morata, Kean. Angoli: 5-1 per la Juventus. Recupero: 0'; 3'. Secondo successo di fila e vittoria in casa ritrovata: la Juventus batte il Genoa 2-0, Cuadrado e Dybala segnano un gol per tempo: direttamente da calcio d’angolo il colombiano. I bianconeri tornano ad esultare davanti ai propri tifosi ad un mese di distanza dall’ultima volta, il risultato poteva essere più rotondo ma Sirigu è stato il migliore in campo. E i numeri della sfida sono chiari: 27 i tiri totali provati dalla squadra di Allegri con 12 che hanno centrato la porta, mentre la formazione di Shevchenko torna dallo Stadium con zero conclusioni all’attivo. I bianconeri si portano così al quinto posto in classifica, la quarta posizione che vale la Champions occupata dall’Atalanta è distante sette punti. Per cercare continuità di risultati, Allegri comincia con la continuità di formazione: l’undici che affronta il Genoa, infatti, è lo stesso che ha battuto la Salernitana nel turno infrasettimanale. L’unico cambio deciso dal tecnico riguarda la punta centrale, con Morata che torna dal primo minuto al posto di Kean. Poi solo conferme, dal 4-2-3-1 come modulo agli effettivi, con De Ligt-Chiellini coppia in difesa e Pellegrini sulla fascia mancina. Shevchenko è addirittura senza dieci giocatori, compresi il promesso sposo bianconero Rovella e Badelj, rimasto a casa per un attacco febbrile ma con il tampone che ha dato esito negativo. Ekuban e Bianchi sono gli uomini più avanzati, Ghiglione e Cambiaso agiscono sulle fasce, Biraschi-Bani-Vasquez è il terzetto difensivo davanti a Sirigu. La Juve è avanti dopo appena nove minuti, Cuadrado trova il jolly direttamente dalla bandierina: la sua traiettoria a rientrare sorprende e beffa il portiere rossoblu, con il pallone che per superare la linea di porta bacia prima la traversa e poi il palo. I bianconeri divertono e si divertono senza però trovare il raddoppio, De Ligt con due conclusioni ravvicinate e Morata in spaccata vanno vicino al 2-0 ma Sirigu alza il muro e tiene in vita il Grifone. La squadra di Shevchenko è davvero poca roba, con tanti errori tecnici e nessun pericolo procurato dalle parti di Szczesny. Allegri comincia la ripresa con Alex Sandro al posto dell’ammonito Pellegrini, Sirigu è subito protagonista con un intervento in tuffo su Morata. Shevchenko cerca la scossa dalla panchina e fa tre sostituzioni in uno solo slot, togliendo Tourè, Bianchi e Behrami e inserendo Galdames, Pandev e Portanova, quest’ultimo ex Juve e uno dei tanti nomi finiti sotto la lente d’ingrandimento delle indagini per la questione plusvalenze. I liguri si propongono un po' di più ma non calciano, dall’altra parte Allegri sceglie di inserire Kean per Morata, con lo spagnolo nervoso per il duello in campo con Biraschi e protagonista di un acceso diverbio con il suo allenatore al momento della sostituzione. La sfida resta pericolosamente aperta sull'1-0, ci pensa Dybala a chiuderla a otto dalla fine: servito da Bernardeschi, la Joya fa partire un diagonale mancino potente e preciso per il raddoppio che chiude la partita. La Juve prosegue la corsa dopo la vittoria di Salerno, il Genoa resta inchiodato al terzultimo posto e nel prossimo turno ci sarà un derby da brividi in chiave salvezza contro la Sampdoria.