Nonostante non sia ancora certo di potervi partecipare, Novak Djokovic sarà la testa di serie n.1 degli Open d’Australia che iniziano il 17 gennaio. Il serbo, 34 anni, punta quest’anno a Melbourne non solo al decimo successo nel torneo, ma anche alla 21° vittoria in un evento del Grande Slam, che costituirebbe un record. Ma la presenza di Djokovic, non vaccinato contro il Covid, può ancora essere messa in dubbio se le autorità australiane decideranno di annullare il suo visto d’ingresso nel Paese, ottenuto grazie ad un’esenzione medica. Nel tabellone maschile al settimo posto c'è Matteo Berrettini, all’undicesimo Jannik Sinner. In campo femminile, l’australiana Ashleigh Barty, numero 1 al mondo che ha appena vinto il torneo di Adelaide, dimostrando il suo ritorno in forma dopo un 2021 complicato, è la grande favorita di questo primo appuntamento del Grande Slam che sogna di vincere in casa. Immediatamente alle sue spalle la bulgara Aryna Sabalenka e la spagnola Garbine Muguruza.
Il caso Djokovic al vaglio del ministro australiano Alex Hawke
ll ministro dell’Immigrazione australiano Alex Hawke sta ancora valutando se annullare il visto al numero uno del tennis Novak Djokovic dopo che un giudice A della Corte federale ha ordinato il suo rilascio dal centro per migranti in cui era trattenuto. Lo riferisce il suo portavoce in un comunicato pubblicato oggi e riportato dai media australiani.
Le indagini
L’Australian Border Force, la polizia di frontiera, sta indagando se Novak Djokovic abbia rilasciato una falsa dichiarazione di viaggio quando ha negato di aver viaggiato nei 14 giorni precedenti al suo ingresso in Australia, del 4 gennaio, affermazione apparentemente contraddetta dai post sui social media. Lo scrive il Guardian, ricordando che il suo visto d’ingresso è stato cancellato e poi ripristinato, ieri. L’ennesima puntata della vicenda riguardante il n.1 del mondo parte dalle domande che sta sollevando la dichiarazione completata da un agente di Djokovic. Un post sui social media apparentemente mostrava che il campione serbo era a Belgrado il giorno di Natale, prima di volare in Australia dalla Spagna, dove si allenava, il 4 gennaio, via Dubai.
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