Venerdì 15 Novembre 2024

Djokovic è di nuovo in stato di fermo in Australia. Nadal, "Il tennis va avanti". Ecco quando si decide

Novak Djokovic è tornato nella notte italiana in stato di fermo al Park Hotel di Melbourne, che ospita i migranti senza visto. La decisione dopo il colloquio con i funzionari dell’immigrazione, in attesa che il suo secondo appello venga esaminato. Secondo il governo australiano, la presenza in Australia del numero uno del tennis mondiale, non vaccinato contro il Covid, "potrebbe incoraggiare il sentimento contro i vaccini". Le autorità australiane hanno presentato per questo una memoria davanti alla giustizia, chiedendo l’espulsione del serbo dal Paese. Il ministro sostiene poi che a causa dello "status di alto profilo e della posizione di Djokovic come modello nella comunità sportiva e più ampia", il pubblico australiano potrebbe "promuovere un simile disprezzo per i requisiti precauzionali dopo aver ricevuto un test Covid-19 positivo in Australia".

Nadal: "Il tennis va avanti con o senza di lui"

"L'Australian Open è molto più importante di qualunque giocatore". Sono le parole di Rafa Nadal commentando la situazione di Novak Djokovic, ancora in stato di fermo in attesa che venga discusso il suo appello contro l'espulsione dall'Australia. "E' chiaro che Djokovic sia uno dei migliori giocatori della storia, non c'è dubbio. Ma non c'è nessun giocatore nella storia che sia più importante di un evento. Il tennis va avanti e gli Australian Open sono molto più importanti di qualsiasi giocatore", la reazione di Rafa Nadal. "L'Australian Open sarà un grande Australian Open con o senza di lui", ha concluso lo spagnolo.

La decisione dei giudici

Sarà un tribunale federale composto da tre giudici a decidere la sorte di Novak Djokovic in un’udienza fissata per le 9,30 di domenica (le 23,30 di sabato in Italia). Il tennista numero uno del mondo è nuovamente in stato di fermo al Park Hotel, la struttura di detenzione per immigrati richiedenti asilo di Melbourne, e sarà controllato da due agenti dell’immigrazione fino alla sentenza. I magistrati chiamati a pronunciarsi sul secondo annullamento del visto di lavoro al 34enne campione serbo No vax deciso dal governo australiano sono James Allsop, Anthony Besanko e David O'Callaghan. La sentenza sarà senza appello se non davanti alla Corte Suprema. Il governo australiano in una memoria ha richiesto al tribunale l’espulsione di Djokovic perchè la presenza in Australia del più forte tennista del mondo non vaccinato contro il Covid «potrebbe incoraggiare il sentimento contro i vaccini». abnche per lo «status di alto profilo e il suo essere un modello nella comunità dello sport».

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