Sabato 16 Novembre 2024

F1, missili dallo Yemen: maxi incendio a Gedda alla vigilia del Gran premio d'Arabia

Un missile caduto a poche decine di chilometri dal Corniche Circuit di Gedda mentre erano in corso le prime libere della Formula 1 ha spezzato il clima sereno del circus, facendolo piombare nella paura. L’attentato è stato rivendicato dai ribelli Huthi dello Yemen. L’ordigno, sembra sganciato da un drone, ha colpito un impianto petrolifero dell’Aramco, scatenando un incendio ed una altissima e densa colonna di fumo nero. Verstappen ha persino chiesto alla sua squadra via radio: «Sento odore di bruciato, viene dalla mia macchina?». Saudi Aramco è la compagnia nazionale saudita di idrocarburi e sponsorizza la F1 dal 2020. La seconda sessione delle libere in vista della gara di domenica è partita con 15 minuti di ritardo. Gli organizzatori della gara, le autorità locali ed i responsabili della F1 hanno voluto assicurarsi che si tenessero in condizioni di sicurezza. Anche i piloti hanno discusso tra loro sul da farsi, prima di decidere la ripresa delle prove. «Ho informato loro ed i team della situazione, sulla base delle informazioni avute. Siamo qui, siamo al sicuro» ha detto Stefano Domenicali, presidente di FormulaOne. Previsto un ulteriore incontro in serata per dare gli ultimi aggiornamenti sull'accaduto. Il GP dell’Arabia Saudita "può continuare come previsto" nonostante gli attacchi, in particolare a un impianto petrolifero vicino al circuito di Jeddah, e rivendicati dai ribelli yemeniti Houthi» ha assicurato con una nota il promotore del mondiale, la Formula 1. In pista Charles Leclerc è stato il più veloce in entrambe le sessioni. Nella prima la Ferrari del monegasco in 1'30"772 ha preceduto la Red Bull di Max Verstappen (+0.116) e la Alfa Romeo di Valtteri Bottas (+0.312). Quarta l’altra Rossa di Carlos Sainz con un distacco di 0.367 millesimi dal compagno di scuderia. Nona la Mercedes di Lewis Hamilton (+1"592). Leclerc ha chiuso al comando pure la FP2 (1'30"074), anche se in anticipo dopo aver danneggiato il braccetto anteriore della F1-75 per un contatto col muro. A seguire Verstappen (+0.140), Sainz (+0.246), Sergio Perez (Red Bull, +0.286), George Russell (Mercedes, +0.590), Lando Norris (McLaren,+0.661). Risultati che rafforzano la consapevolezza della Ferrari di essere tornata tra le grandi della Formula 1 e la certezza dei rivali più diretti della Rossa, Mercedes e Red Bull, di dover rincorrere. «Stiamo bene e ci sono sorrisi nel team dopo la vittoria - ha detto Leclerc in conferenza stampa - La macchina è solida e questo è positivo. Favorito a Gedda? Saremo nella mischia, credo che la Red Bull sarà molto forte. A breve avremo le risposte, ma non voglio sentirmi favorito». In casa Red Bull si è consci di non avere ancora una vettura al top come nella passata stagione: «Dalla macchina mi aspettavo di più - sottolinea l’olandese volante - però abbiamo imparato. Non ero del tutto contento fino al ritiro. Ero secondo, sarebbero stati ottimi punti. Dobbiamo fare meglio rispetto al Bahrain, se vogliamo lottare per il titolo non possiamo avere troppe gare come in Bahrain. Ritirare tre macchine è qualcosa di negativo e non servono giri di parole».

leggi l'articolo completo