All’ultimo respiro, Verdi regala il successo alla Salernitana a Udine e infuoca la lotta salvezza, permettendo ai suoi di raggiungere Genoa e Venezia a quota 22, con ancora il recupero coi lagunari da giocare. E’ una vittoria del sacrificio, di fronte a un’Udinese appagata e poco reattiva, che nel finale è stata anche presuntuosa, lanciandosi scriteriatamente in attacco e lasciando una prateria per il contropiede degli ospiti, sfociato nello 0-1 finale. Orfano di Beto e Pereyra - infortunati - e dello squalificato Molina, Cioffi rivoluziona la formazione rispetto al poker rifilato all’Empoli alla vigilia di Pasqua, cambiando metà dei giocatori di movimento e lanciando dall’inizio tre 2002: Soppy, Udogie e Samardzic. L’ex Nicola si affida invece al 39enne Ribery per cercare di tenere accesa la fiammella della speranza, alimentata dall’impresa di Genova.
La prima occasione la crea Deulofeu, da un mese in stato di grazia: al 7' va via sulla sinistra e arriva sulla linea di fondo, a tu per tu con Sepe, ma sullo scavetto al centro Arslan non ci arriva di un soffio. Il folletto spagnolo si ripete al 16' sul fronte opposto: doppio passo e palla che sibila accanto all’incrocio. Passano altri trenta secondi e Pussetto si libera all’altezza del dischetto, ma Sepe lo mura in uscita. Al 26' sono i ventenni a mettere i brividi alla retroguardia ospite: Soppy scappa sulla destra, Udogie non arriva all’appuntamento con il tap-in per una frazione di secondo. Il tempo si chiude con l’unico tiro in porta degli ospiti, che è anche la più ghiotta occasione da rete: al 46' punizione spiovente di Ribery, la difesa friulana si dimentica di Gyomber, che da tre metri incorna alto. Nel primo quarto d’ora della ripresa l’unica cosa apprezzabile è il tifo incessante dei supporter della Salernitana. Proprio al 15' Pussetto mette un cross al centro e Sepe in uscita dà i brividi ai suoi ma gli attaccanti bianconeri non ne approfittano. Cioffi getta nella mischia Walace, Makengo e Success, protagonisti delle ultime vittorie, per sbloccare la gara. Nicola risponde togliendo un esausto Ribery per Mikael. E' proprio il neo entrato che al 35' ha la palla del colpaccio: il suo tiro dal limite viene deviato e si stampa sul palo a Silvestri battuto: sulla respinta Bonazzoli non trova la porta. Gli risponde, tre minuti dopo, il solito Deulofeu: la sua punizione, toccata dalla barriera, costringe Sepe a una difficile deviazione in angolo. I padroni di casa aumentano la pressione, ma Samardzic fa la frittata: a una manciata di secondi dal 48' perde palla al limite dell’area, con la difesa sbilanciata. Ederson conduce il contropiede e attende di servire Verdi sul filo del fuorigioco. Il suo tocco in rete manda in estasi le migliaia di tifosi campani che hanno creduto nell’impresa. Che adesso riapre i giochi.
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