Massima concentrazione su un tracciato 'amico' con l’obiettivo di riportare il Mondiale in Italia e alla Ducati a distanza di anni dall’epoca d’oro di Valentino Rossi (2009) e dall’exploit di Casey Stoner (2007). Dopo essersi preso la testa del Mondiale in Australia, a Sepang in Malesia Francesco Bagnaia già corre per il titolo, che arriverebbe matematicamente se il 25enne pilota torinese riuscisse a guadagnare ameno altri undici punti sul campione del mondo in carica Fabio Quartararo. Il team Ducati è sbarcato a Sepang dove spera di vivere un fine settimana trionfale con Pecco Bagnaia a un passo dalla possibile conquista del campionato mondiale. Il sorpasso firmato in Australia sull'ex leader iridato della Yamaha regala un’occasione importante al torinese su un circuito molto più agevole di quello australiano di Philip Island. Sepang torna ad ospitare la MotoGP dopo un’assenza di tre anni dovuta alla pandemia. Il tracciato malese ha finora visto Ducati trionfare in 6 occasioni, mentre sono 9 i podi ottenuti dalla casa di Borgo Panigale. Il più recente è stato il terzo posto di Andrea Dovizioso nel 2019. «Sono contento di tornare a correre in Malesia. Rispetto a Phillip Island, dove siamo stati la scorsa settimana, qui - si sofferma Bagnaia - le temperature saranno molto più alte e, con questo clima tropicale, è anche difficile prevedere se la gara sarà asciutta o bagnata. In ogni caso sono tranquillo: in Australia, dove abbiamo faticato di più rispetto ad altre piste, abbiamo lottato per la vittoria, mentre Sepang è sulla carta un tracciato un pò più «amico», perciò ci sono tutti i presupposti per poter fare bene. Ora siamo primi in Campionato e dobbiamo restare concentrati più che mai». Il pilota italiano del Ducati Lenovo Team si è portato in testa alla classifica generale domenica scorsa a Phillip Island in Australia colmando un distacco che, dopo il GP di Germania al Sachsenring, era di ben 91 punti nei confronti di Quartararo. Grazie al terzo posto ottenuto a Phillip Island, Bagnaia è ora al primo posto con un vantaggio di 14 lunghezze sul pilota francese e 27 punti su Aleix Espargaro. «L'approccio - conclude il pilota torinese della Ducati - comunque non cambia: dobbiamo pensare a fare bene il nostro lavoro, come sempre, per cercare di arrivare pronti alla gara di domenica». Sorrisi e ambizioni a Sepang per uno che di Mondiali vinti se ne intende, ovvero Marc Marquez: «Sono molto contento del podio in Australia. Significa molto per me - ha detto lo spagnolo della Honda - così come per tutte le persone che mi hanno aiutato in questa difficile stagione. Penso a tutti i medici e ai i fisioterapisti con cui lavoro. Stiamo migliorando sempre di più. E anche la Honda sta lavorando duramente. Non è ancora della partita, ma sta lavorando molto intensamente in ottica 2023. Questa top 3 aiuta a tenere alta la motivazione».