Il mondo del calcio e dello sport in generale, ma non solo. Giungono numerosissimi i messaggi di cordoglio in seguito alla morte di Pelé, una delle icone del calcio di tutti i tempi.
Federazione Brasile: "Sempre grati per la sua eredità"
"Pelé è stato molto di più del più grande sportivo di tutti i tempi. Il nostro 'Re del Calciò è stato il massimo esponente di un Brasile vittorioso, vincente, che non ha mai avuto paura delle difficoltà". La Federcalcio brasiliana rende onore a Pelè, scomparso oggi a 82 anni. "Ragazzo di colore, povero e nato a Tres Coracoes, Pelé ci ha mostrato che c'è sempre una strada nuova - si legge nel cordoglio della Cbf - Ha promesso a suo padre un Mondiale e ce ne ha regalati tre, oltre a segnare 95 gol in 113 partite con la nazionale. O'Rei ci ha regalato un nuovo Brasile e non possiamo che ringraziarlo per la sua eredità. Grazie Pelè". La Cbf ha anche proclamato sette giorni di lutto: "Faremo tutti gli omaggi possibili al più grande atleta di tutti i tempi. Pelè è eterno e lavoreremo per preservare la sua storia e portare avanti la sua eredità", le parole del presidente federale, Ednaldo Rodrigues.
Lula: "Brilla insieme alle altre stelle esterne"
«Pelé ci ha lasciato oggi. È andato in paradiso con Coutinho, suo grande compagno al Santos. Ora è in compagnia di tante stelle eterne: Didi, Garrincha, Nilton Santos, Sócrates, Maradona. Ha lasciato una certezza: non c'è mai stato un numero 10 come lui. Grazie Pelè». Lo scrive su Twitter il Presidente eletto del Brasile Luiz Inacio Lula da Silva.
Infantino: "Immortale"
«Pelè è immortale, perché resterà per sempre con noi». Così Gianni Infantino, presidente della
Fifa, ricorda Pelè, con una foto e un post Instagram. «Lo chiamavano «Il Re» e il suo volto è uno dei più riconoscibili nel calcio mondiale», sottolinea la Fifa sul suo sito, ricordando di averlo premiato come il " il più grande giocatore del 20° secolo». «La stella di Pelé era già in ascesa all’età di soli 17 anni, quando ha celebrato il suo primo titolo di Coppa del Mondo FIFA con il Brasile in Svezia, il 29 giugno 1958. Detiene ancora il record come il più giovane campione del mondo di tutti i tempi".
Gravina: "Dolore enorme, lui era il calcio"
«Un dolore enorme, oggi lo sport piange un grandissimo, perché Pelé era il calcio. Anche grazie a lui, infatti, è diventato il gioco più amato e praticato in tutto il mondo. In lui milioni di persone si sono riconosciute in una bellissima storia di riscatto e di grande passione. La sua classe illuminerà per sempre i nostri occhi». Così il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina.
Meloni: "Tutto il mondo piange una leggenda"
Grazie al suo estro e alla sua classe è riuscito a lasciare il segno anche nelle generazioni che non hanno avuto la fortuna di vederlo giocare. Oggi tutto il mondo piange una leggenda di nome Pelè". Così su twitter il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
Cristiano Ronaldo: "Sarà per sempre un riferimento"
"Le mie più sentite condoglianze a tutto il Brasile, e in particolare alla famiglia di Edson Arantes do Nascimento. Un semplice 'addiò all’eterno Re Pelé non sarà mai sufficiente per esprimere il dolore che attualmente condivide l’intero mondo del calcio". È il messaggio di cordoglio di Cristiano Ronaldo per la scomparsa, a 82 anni, di Pelè. "Un’ispirazione, un riferimento ieri, oggi, per sempre. L'affetto che ha sempre dimostrato per me è stato reciproco in ogni momento condiviso, anche a distanza. Non sarà mai dimenticato e il suo ricordo vivrà per sempre in ognuno di noi amanti del calcio. Riposa in pace, O'Rei Pelé", chiosa l’ex attaccante di Real, Juve e Manchester United.
Il fenomeno Ronaldo piange il suo idolo
«Unico. Fantastico. Tecnico. Creativo. Perfetto. Senza pari. Dove è arrivato Pelè, è rimasto. Senza mai scendere dall’alto ci lascia oggi il re del calcio - uno solo. Il più grande di sempre». Così Ronaldo su Instagram in un lungo post ricorda l’asso brasiliano. «Il mondo in lutto - scrive ancora l’ex centravanti dell’Inter, del Real e della Nazionale verdeoro con cui ha vinto uno strepitoso mondiale - La tristezza dell’addio misto all’immenso orgoglio della storia scritta. Che privilegio venire dopo di te amico mio - aggiunge il Fenomeno - Il tuo talento è una scuola che ogni giocatore dovrebbe frequentare. La tua eredità trascende generazioni. Ed è così che rimarrai vivo. Oggi e sempre, ti festeggeremo. Grazie, Pelè. Riposa in pace».
Il ricordo commosso di Gigi Riva
Un campione ineguagliabile ma anche un uomo umile, disponibile, gentile. Gigi Riva ricorda così, conversando con l’AGI, la figura di Pelè, leggenda del calcio morto oggi a 82 anni. «Cosa si può dire? Un grande dispiacere - dice Riva - prima o poi dobbiamo passare tutti da quella strada, lui era un grande giocatore di calcio». Un mito passato anche per Cagliari, e Rombo di Tuono lo ricorda bene: «Mi ricordo quando venne il Santos a giocare in Sardegna, era il 1972. Lui era disponibile, sapeva quello che doveva essere il suo ruolo. Avevamo lo spogliatoio pieno e lui venne a salutare tutti. Era corretto, gentile». E’ questo aspetto caratteriale ad aver colpito di più l’ex bomber del Cagliari e della Nazionale: «Io ammiravo la sua semplicità - ricorda - era il più grande giocatore del mondo in quel periodo, era disponibile come se fosse uno qualsiasi, non si è mai atteggiato. Bisogna nascere così. Di sicuro avrei voluto avere la sua umiltà».
Gentile con tutti, i colleghi calciatori e i tifosi: «Era uno che se gli dicevi 'fai un autografò o che c'è un bimbo che lo voleva salutare lui andava». E come giocatore? Lì c'è poco da dire, il più grande o comunque tra i grandi del football: «Non c'è una classifica di questi fenomeni che vengono dati al calcio, Cruijff, Pelè, tutta gente che è stata benedetta dal calcio». Oltre, ovviamente, a Maradona: «Anche con Diego ho avuto un grande rapporto. Meno male che lui e Pelè non sono stati nella stessa squadra, altrimenti non ci sarebbe stata mai partita. I campioni sono due, Pelè e Maradona, i grandi sono loro, dopo veniamo tutti dietro». E Gigi Riva? «Io no - ride - semmai lo devono dire gli altri».
Neymar: "Ha trasformato questo sport in arte"
"Prima di Pelè, il 10 era solo un numero. Ma questa frase, per quanto bella, è incompleta. Perchè prima di Pelè il calcio era solo uno sport e lui ha cambiato tutto. Ha trasformato il calcio in arte, in spettacolo. Ha dato voce ai poveri, alla gente di colore. E soprattutto ha dato visibilità al Brasile. Il calcio e il Brasile hanno elevato il loro status grazie a O'Rei. Lui se n'è andato ma la sua magia resterà. Pelè è eterno". È il commosso cordoglio via social di Neymar per la scomparsa, a 82 anni, di Pelè.
Il post di Messi
"Riposa in pace". Leo Messi si affida a Instagram per salutare Pelè, accompagnando le sue parole con una foto insieme.
Totti: "Tu, il calcio"
"Tu, il calcio. Ciao O Rei". Così Francesco Totti su instagram ha ricordato Pelè scomparso oggi
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