«Credo che non supererò mai la delusione per la sconfitta nella finale» dei Mondiali, ma «non c'è motivo per cui il club debba pagare il prezzo del fallimento della nazionale, sono due situazioni molto diverse». Kyliane Mbappè si è espresso così dopo la vittoria del Psg sullo Strasburgo ieri sera in Ligue 1, propiziata da un suo rigore in pieno recupero, dimostrando carattere oltre che in campo anche nelle dichiarazioni post partita. A far da contraltare alle parole del fenomeno locale, un altro grande deluso di Qatar 2022, quel Neymar che sui social aveva espresso tutta la propria frustrazione per la mancata conquista del titolo dopo l’eliminazione del suo Brasile nei quarti contro la Croazia.
Negli ultimi giorni, invece, O Ney si era limitato a rammaricarsi per aver trascorso per la prima volta il Natale lontano dal Brasile. Infatti anche lui, come Mbappé, aveva anteposto gli interessi di chi lo paga profumatamente, il Psg, ai propri, e si era presentato regolarmente alla ripresa degli allenamenti anche se in ritardo rispetto al collega che aveva ricominciato a lavorare appena tre giorni dopo aver perso ai rigori la finale mondiale. Ma era destino che solo uno dei tre fuoriclasse del Psg conquistasse la Coppa e alla fine ha prevalso Leo Messi, che si ripresenterà a Parigi il 2 gennaio. Intanto Mbappé si sfoga segnando su rigore allo Strasburgo, mentre Neymar, evidentemente ancora alla prese con lo stress post mondiale, non trova niente di meglio che farsi espellere. Decisione forse un pò severa quella dell’arbitro internazionale Clement Turpin, ma O Ney è sempre nel mirino dei direttori di gara che non gli perdonano certi atteggiamenti; e poi, probabilmente, non ha ancora smaltito, come milioni di suoi connazionali, la delusione per la mancata conquista dell’hexa. Da qui il nervosismo che lo ha portato a reagire con una manata all’ennesimo fallo di un avversario. Da qui il primo giallo, forse sventolato con troppa severità, come ha sottolineato nel dopopartita il tecnico dei parigini Christophe Galtier. Poi però, appena un minuto dopo, il n.10 brasiliano ha commesso, come fa ogni tanto, un 'peccatò di simulazione ed è arrivato il secondo giallo, e quindi l'espulsione. «Ho rivisto le immagini ed è vero, Neymar ha simulato - il commento di Galtier -. Però la prima ammonizione mi è sembrata davvero eccessiva».
Quanto a Mbappé, lui ha un altro carattere ed è un trascinatore così come il capitano del Psg Marquinhos, che per dimenticare il rigore fallito contro la Croazia ieri ha segnato e procurato il penalty decisivo trasformato dallo stesso Mbappé nel recupero. Poi Kylian, nel dopopartita, ha risposto anche a chi gli chiedeva una reazione alle provocazioni del portiere dell’Argentina, Emiliano Martinez, durante i festeggiamenti per il trionfo dell’Albiceleste in Qatar: «Non è un mio problema - ha detto Mbappè -. Non spreco energie per queste cose,e per commentare fatti così volgari». Un atteggiamento positivo messo in evidenza dai media francesi che lo glorificano (L'Equipe oggi lo definisce «Messia», commentando la sua prova contro lo Strasburgo) e posto a confronto con il comportamento di Neymar. Ma Mbappé ha parlato anche di Lionel Messi, suo compagno di club e avversario nella finale dei Mondiali: «ho parlato con Messi dopo la partita, mi sono congratulato perché aveva raggiunto ciò che cercava da una vita. Ora aspetto che Leo torni per vincere partite e segnare gol. Ciò che è davvero importante per me è dare il meglio». Neymar, invece, è rimasto in silenzio, a smaltire.
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