Si chiude tra i fischi e l'ennesima sconfitta l’era di Fabio Cannavaro sulla panchina del Benevento. Il ko contro il Venezia - ennesimo ko per una squadra penultima in classifica - costa l’esonero al tecnico giallorosso, subentrato lo scorso 21 settembre a Fabio Caserta per provare a riaccendere le speranze di ritorno nella massima serie della formazione sannita. Ma nei suoi quattro mesi in panchina l’ex campione del mondo di Germania 2006 non è mai riuscito a dare gioco e prospettive alla squadra. Nelle 17 partite alla guida del Benevento Cannavaro ha totalizzato solo tre vittorie, incassando sette pareggi e sette sconfitte. L’ultimo successo è datato 11 dicembre, al "Vigorito" contro il Cittadella: da quel pomeriggio due pareggi e quattro ko. L’ultimo, fatale, in casa contro il Venezia, che passa 2-1. Ventitré i punti in classifica dei sanniti, penultimi con una sola lunghezza di distanza sul Cosenza, fanalino di coda a quota 22. Dopo la sconfitta la società ha imposto ai suoi tesserati il silenzio stampa, confermando il clima di tensione all’interno del club e nei rapporti con i tifosi: al termine della partita sono stati lungamente contestati sia Cannavaro che il direttore sportivo Pasquale Foggia, entrambi licenziati dal presidente Oreste Vigorito dopo un burrascoso faccia a faccia negli spogliatoi. Con loro va via anche il tecnico in seconda Paolo Cannavaro, che l’ex campione del mondo aveva chiesto e ottenuto al suo fianco per l’esperienza campana. Un approdo, quello al Benevento, che aveva entusiasmato la piazza e che sembrava cominciato sotto i migliori auspici: «Per me, dopo sette anni in cui ho lavorato fuori, era arrivato il momento di tornare a casa. Appena mi è arrivata la proposta del Benevento non ci ho pensato un attimo e ho subito deciso di accettare», aveva detto reduce dall’esperienza in Cina. Appena un mese dopo, dopo aver raccolto solo due punti in quattro partite, l’allenatore offriva le sue dimissioni al presidente, che le respingeva. «Le ho considerate un atto dovuto, per sgomberare il campo da qualsiasi imbarazzo ho preferito fare un passo indietro. Le dimissioni non sono state accettate, il presidente è stato deciso nel rifiutarle e questo devo dire mi ha fatto molto piacere», spiegava il tecnico il 22 ottobre dopo la sconfitta a Como. Tre mesi e altre sconfitte dopo, non c'erano più spazi di ricucitura. Per il futuro del Benevento si ipotizza un possibile ritorno di Fabio Caserta, esonerato lo scorso 20 settembre e sostituito proprio da Cannavaro. E’ dura la vita nel torneo cadetto per i campioni del mondo, ne sa qualcosa anche Daniele De Rossi che sulla panchina della Spal sta faticando non poco: all’ex romanista non è bastato l’esordio con assist e gol di Nainggolan per evitare il ko casalingo col Bari. E anche per la squadra di Ferrara la classifica non sorride.