Nerazzurri contro Citizens. Inzaghi contro Guardiola. Il duello tra Inter e Manchester City si materializzerà nella serata del 10 giugno allo stadio olimpico Atatürk di Istanbul per una finale di Champions League dai colori inediti. La consacrazione dei ragazzi di Inzaghi potrebbe passare da questo successo, nonostante lo zoppicante cammino in campionato. Tuttavia la Supercoppa italiana è già in bacheca (con il netto successo per 3 a 0 conseguito a discapito del Milan) e la finale di Coppa Italia contro la Fiorentina potrebbe rimpolparla ulteriormente. La coppa dalle grandi orecchie potrebbe tornare a Milano a distanza di 13 anni dall'ultima volta in cui si palesò l'epopea Mourinho con la conquista dello storico Triplete.
L'allenatore piacentino cerca di ottenere un successo che sarebbe destinato a rimanere negli annali della società milanese. Ha svolto un lavoro eccezionale per portare i suoi ragazzi a un traguardo ad inizio stagione irraggiungibile. Il percorso europeo dei nerazzurri è stato straordinario: ogni passaggio del turno è stato meritato, ma il vero capolavoro la squadra l'ha realizzato riuscendo a sopravanzare il ben più quotato Barcellona nei gironi di Champions League. L'unico vero patema d'animo della fase ad eliminazione diretta si è presentato nella trasferta di ritorno degli ottavi di finale contro il Porto. Onana ha compiuto un vero e proprio miracolo su Taremi nei minuti finali, consentendo ai suoi di mantenere una lunghezza di vantaggio posta in essere nella partita d'andata. Nei quarti di finale contro il Benfica e in semifinale contro il Milan non c'è stata storia: la supremazia è stata lampante.
I favori del pronostico sono dalla parte degli inglesi, considerando il divario tecnico tra le due formazioni, ma in partita secca e in campo neutro potrebbe succedere di tutto. Diverso sarebbe stato il doppio confronto, che avrebbe messo in una posizione di netto vantaggio la compagine tinta di celeste.
I ragazzi di Guardiola ci sono andati vicini nella maledetta finale di due anni fa al do Dragao di Oporto, spazzati via da un Chelsea che giocò una partita perfetta. Proprio quella finale si sarebbe dovuta giocare nella capitale turca, ma non si poté a causa della grave situazione pandemica vissuta in quel momento. Era destino che i Citizens avrebbero giocato un atto finale della Champions League a Istanbul. Cercheranno di spezzare questa maledizione che dà noia anche al mister catalano, accusato di aver vinto la Coppa dalle grandi orecchie esclusivamente quando aveva in squadra giocatori del calibro di Messi, Iniesta e Xavi. Pep vuole rivincere questa competizione per togliersi di dosso le critiche dei detrattori secondo i quali lui, in certi casi, si accartoccia su sé stesso diventando un allenatore che "pensa troppo"nei match decisivi, in maniera particolare in alcuni incontri della massima competizione continentale.
Il cammino in campo europeo degli inglesi è stato abbastanza lineare: il girone è stato liquidato in scioltezza, come le pratiche tedesche contro Lipsia e Bayern Monaco negli ottavi e nei quarti di finale. La semifinale contro il Real Madrid ha creato delle difficoltà unicamente nella partita d'andata, in cui il City è riuscito a strappare un pareggio per 1 a 1, ma in cui si è rivelato lo spettro Bernabeu, risultato fatale nello stesso turno dell'edizione passata. La marea Sky Blues si è, però, abbattuta sui malcapitati madridisti nel match di ritorno: il passivo poteva essere ben più ampio rispetto al 4 a 0 già senza storia maturato sul campo.
La corsa all'oro del City transita anche dalla Premier League (in cui i giochi sono quasi chiusi e che il City potrebbe vincere già nel prossimo turno) e dalla finale di Fa Cup, in programma il 3 giugno contro i cugini del Manchester United. Il sogno Triplete, infatti, non è ancora tramontato e Guardiola spera di coronarlo.
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