Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Vinicius dopo gli insulti razzisti di Valencia: «Questa è la normalità nella Liga»

Il brasiliano bersagliato da frasi razziste al Mestalla

Un caso destinato a fare discutere per lungo tempo. Nella serata di ieri lo stadio "Mestalla" è stato teatro di insulti razzisti rivolti a Vinicus, "fenomeno" del Real Madrid. Verso il 20esimo minuto di gioco e in seguito ad ingiurie arrivate da più parti dello stadio al suo indirizzo, il brasiliano ha indicato uno dei tifosi valenciani più infiammati e ha chiesto all'arbitro Bengoetxea che venisse immediatamente cacciato dallo stadio. In caso contrario il carioca avrebbe smesso di giocare. Dieci minuti di annunci da parte dello speaker e di trattative per giungere alla decisione finale: ripresa della partita in un clima assolutamente ostile. L'episodio paradossale si è verificato al 97' minuto: Vinicius viene inizialmente ammonito per un colpo rifilato a Hugo Duro dal direttore di gara che, dopo la revisione al Var, modifica la decisione estraendo un rosso proprio ai danni della vittima delle offese. La partita è poi terminata con il risultato di 1 a 0 per il Valencia, portatosi con questo risultato a 5 lunghezze di distanza dalla terzultima posizione occupata dal Real Valladolid.

Sulla questione razzismo in Liga si è espresso il tecnico dei madridisti Carlo Ancelotti: «Quello che è successo oggi non dovrebbe accadere. Che uno stadio gridi «scimmia» a un giocatore e che un allenatore pensi di toglierlo per quello. C’è qualcosa che non va in questo campionato. Vinicius non voleva continuare, ma gli ho detto che non mi sembrava giusto perché non era colpa sua, non era lui il colpevole.  Abbiamo un problema, cioè non ce l’ho io, ma ce l’ha la Liga. È stato lo stadio intero, non solo una persona, come in altre occasioni. In questi casi si deve fermare la partita e lo avrei detto anche se avessimo vinto 3-0». Diversi i messaggi di solidarietà pervenuti al calciatore tra cui quello di Kylian Mbappé: «Non sei solo. Noi siamo con te e ti supportiamo».

Anche il presidente Gianni Infantino ha condannato questo grave episodio di razzismo: «Tutta la nostra solidarietà a Vinicius. Non c'è posto per il razzismo nel calcio o nella società, e la Fifa sostiene tutti i giocatori che lo hanno subito». Caso che ha fatto rabbrividire anche il presidente brasiliano Lula: «Penso sia importante che la Fifa, la Liga spagnola e le leghe di altri Paesi prendano provvedimenti seri poiché non possiamo permettere che il razzismo prenda piede dentro gli stadi di calcio».

Caricamento commenti

Commenta la notizia