Sinner, altra sfida a Djokovic: stavolta vale la finale di Davis. A Malaga è il giorno di Serbia-Italia
«Una partita a scacchi» dove i due re sono Jannik Sinner e, ovviamente, Novak Djokovic. La metafora trovata da Filippo Volandri è più che mai azzeccata: la semifinale di Coppa Davis in programma oggi, con inizio a mezzogiorno, a Malaga tra Italia e Serbia sarà una sfida di attesa, studio dell’avversario e soprattutto strategia. Per il talento azzurro e il numero uno al mondo si tratta del terzo incontro in pochi giorni: la vittoria di Sinner nel girone delle Atp Finals e la rivincita del serbo proprio in finale. E ora in Spagna la “bella” che vale la finale di Davis. Chi vince sfiderà l’Australia, che ieri ha liquidato la Finlandia dopo i due match di singolare vinti entrambi per due set a zero, da Popyrin e De Minaur. Volandri non ha dubbi: «Sarà diversa dalle due precedenti sfide a Torino. Con tutte le esperienze recenti che hanno fatto, Djokovic ha capito cosa aspettarsi da Jannik, e Jannik ha capito che quello che aveva fatto nel primo match non bastava più». E questo lo hanno capito anche tutti gli appassionati dello sport con la racchetta: l’interesse per il big match, infatti, è cresciuto non solo tra italiani e serbi al punto che i media mondiali hanno già definito «una finale anticipata», l’incontro tra i due tennisti più in forma del momento. C’è curiosità di capire quanto ancora possa continuare il regno di Djokovic, il più forte giocatore di tutti i tempi, e se sia Sinner, che lo ha già battuto a Torino, il “predestinato” a strappargli lo scettro nel 2024. «Jannik si mette alla prova - sottolinea Volandri - Per chi guarderà sarà una partita ancora più speciale rispetto alle ultime due perché si giocherà a scacchi con due capitani in campo e una visione allargata, con le squadre che spingeranno i giocatori». «Nole l’ho visto bene - aggiunge - Come Jannik è arrivato tardi, potendo provare poco il campo. Ma contro la Gran Bretagna ha tirato fuori il fuoco che ha dentro. Sarà una partita davvero bella». Già decisi il singolarista che scenderà per primo in campo e la coppia per il doppio. Volandri ha scelto di mandare per primo in campo Lorenzo Musetti (numero 21 Atp) che ha vinto il ballottaggio con Matteo Arnaldi (n.44) e Lorenzo Sonego (n.47). Per il doppio confermata la coppia composta da Sinner e Sonego, decisiva per la vittoria nel precedente turno contro l’Olanda. C’è però da considerare l’avversario che la Serbia manderà in campo e i confronti personali tra giocatori. Viktor Troicki, oltre a Djokovic, può avvalersi di Laslo Djere (n.33), Dusan Lajovic (n.46) e Miomir Kecmanovic (n.55). Quest’ultimo ha giocato e vinto il suo incontro nella sfida ai quarti con la Gran Bretagna.