Sinner, un'altra pagina di storia: se batte Dimitrov è il nuovo numero 2 al mondo. Ma il bulgaro...
La Pasqua di resurrezione, per il campione del tennis azzurro diventa occasione di consacrazione. Una domenica speciale, l'ennesima degli ultimi mesi, per lo sport italiano. Anche stavolta a prenderci per mano è Jannik Sinner, attualmente numero tre al mondo nel Ranking Atp con una finestra... sul secondo posto. Già, perché in caso di successo, questa sera (inizio della gara statunitense alle 21 italiane) il 22enne azzurro scalerebbe un altro gradino del podio, posizionandosi al secondo. E a quel punto, alla luce della crisi vissuta dal “mostro dell'ultimo livello”, Novak Djokovic, nulla sarebbe precluso (leggasi primo posto) già a partire dalla stagione della terra rossa, un'altra superficie su cui le lunghe leve di Jannik si dimenano (perché, ce n'è qualcuna “indigesta” al tennista italiano?) con grande disinvoltura. Dopo l'abbuffata di Pasqua, in attesa di piazzare altro fieno in cascina a Pasquetta, ci sarà il dolce intermezzo a forma di racchetta, complice la giornata di pausa del campionato di calcio. Comunque gli amanti dello sport non resteranno a bocca asciutta, perché con Sinner c'è sempre qualcosa di consistente da addentare. Tutto qui? C'è un però grande quanto la classe del tennista bulgaro Grigor Dimitrov, 32enne tornato in Top Ten dopo anni trascorsi a debita (neanche troppa, però) distanza dal gotha. Se c'è un clone estetico di sua maestà Roger Federer è senz'altro l'ex moroso di Maria Sharapova. Certo, nel tennis non basta solo aver un rovescio divino, in grado di mandare fuori tempo chiunque quando mulina al massimo delle sue possibilità, e muoversi come se sotto i piedi ci fossero delle molle (eccole le caratteristiche principali di Dimitrov), ma qualche impresuccia l'uomo venuto dall'Est l'ha centrata. Ultima nell'ordine di tempo: aver sbriciolato l'esuberanza di Carlos Alcaraz (facendo un favore grande grande proprio a Sinner) nei quarti di finale. Senza remissione di peccati. Ecco perché puntare tutte ma proprio tutte tutte le fiches su Jannik potrebbe essere rischioso. Sulla carta (ma anche su qualsiasi altra superficie scrivibile) l'aspirante numero 2 al mondo non ha rivali in questo momento. Gliel'ho ha detto, imbarazzandolo non poco, anche Serenona Williams che, a pochi mesi dal ritiro, gli ha confessato di aver voluto un dritto come il suo. Lei, che con il suo (di diritto) ne ha regolate parecchie. Dunque, pronostico pendente ma... con cautela. Una certezza c'è: se Dimitrov gioca come sa, gli spettatori di Miami ricorderanno quella di stasera come una delle finali più belle di sempre.