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Parigi 2024: Marta Maggetti windsurf d'oro come Alessandra Sensini a Sydney 2000

Grande impresa di Marta Maggetti che ha conquistato la medaglia d’oro nel windsurf olimpico femminile, la seconda per l’Italia dopo quella di Alessandra Sensini a Sydney 2000. Nelle acque di Marsiglia la 28enne di Cagliari delle Fiamme Gialle ha chiuso la gara in 7'38» e ha staccato di 6 secondi l’israeliana Sharon Kantor, argento, e di 31 la favorita britannica Emma Watson, bronzo.

Si è gareggiato con la nuova tavola a vela con il velocissimo IQFoil che ha sostituito l’RS nelle competizioni olimpiche. Maggetti, quarta nel 2021 ai Giochi di Tokyo si è mostrata a suo agio con il foil che fa volare le barche di Coppa America e già due anni fa si era imposta ai mondiali di Brest.

L’azzurra ha dato grandi segnali già nelle 14 regate preliminari, chiuse in terza posizione con un totale di 105 (70 punti netti). Qualificata direttamente in semifinale, quindi, si è piazzata seconda, staccando il pass per l’ultimo atto riservato alle migliori tre e assicurandosi una medaglia. Dopo un avvio defilato, l’azzurra ha preso la testa della finale a metà gara con una traiettoria alternativa che ha sorpreso le rivali. Passata in testa nel terzo intermedio, non si fa più fatta riprendere, regalando all’Italia il sesto oro a Parigi 2024.

Maggetti, emozionatissima, si è tuffata in mare per celebrare il trionfo e poi c'è stato l’abbraccio con il tecnico. L’ultima medaglia olimpica in assoluto nel windsurf era stata quella conquistata sempre dalla Sensini, a Pechino 2008, nella classe RS

. A esultare è stata anche l’ex campionessa toscana che ha commentato la gara per la Rai.

Marta da giovane aveva cominciato con pallacanestro, minivolley e ginnastica artistica ma a otto anni ha iniziato con la tavola a vela insieme al papà che frequentava il Windsurfing Club Cagliari. Nelle categorie giovanili arrivarono solo vittorie (compreso un argento alle Olimpiadi giovanili di Buenos Aires del 2018), fino alla convocazione ai Giochi di Tokyo, per i quali a fine 2017 con Carlo Ciabatti lanciò il progetto «Ajò to Tokyo2020» per cercare sponsorizzazioni tra le imprese e le istituzioni dell’isola.

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