Venerdì 22 Novembre 2024

Jacobs chiude quinto nei 100 metri, vince l'americano Noah Lyles. Marcel: "Ci credevo, ma non ho rimpianti"

Usain Bolt rimane nell’Olimpo, Marcell Jacobs è solo quinto ma con onore nella sua seconda finale dei Giochi, questa volta in uno stadio stracolmo, ribollente di passione ed entusiasmo. Correre veloce come mai aveva fatto quest’anno, in 9"85, non basta all’italiano per salire sul podio dei 100, tantomeno per fare come "Il Lampo" ovvero confermarsi campione olimpico. Così, dopo aver abdicato, lascia mestamente la pista dello Stade de France toccandosi più volte dietro la coscia sinistra. A vincere è stato il suo rivale più accreditato, in quanto campione mondiale in carica, quel Noah Lyles istrione nato che mentre saltella per la pazza gioia viene applaudito dall’attrice Sharon Stone che in tribuna si alza in piedi per lui. Lyles, in 9"79, ha vinto al fotofinish su quello che finora a Parigi aveva corso meglio, ovvero il giamaicano Kishane Thompson allenato da Stephen Francis che rese grande Asafa Powell e ora guida questo altro campione che fa i 100 in meno di 42 passi e sul lanciato è davvero bello da vedere. Peccato per lui che il divo Lyles lo abbia battuto di un soffio. Ma è Jacobs l’uomo del giorno, il più acclamato alla presentazione sia della sua semifinale che della sfida per le medaglie, e la sua corsa verso il podio risulta vana. Non gli basta avere uno dei migliori tempi di reazione allo sparo, e poi spingere come un matto per battere almeno Fred Kerley (alla fine bronzo), come successe a Tokyo, e nemmeno l’eterno piazzato Akani Simbine, sudafricano che mette in bacheca un’altra medaglia di cartone. Jacobs si consola con l’orgoglio del campione che comunque non ha abbassato la guardia, ha dato tutto, e cambiato vita andando in Florida, e ora cercherà di rifarsi nella staffetta, problemi fisici permettendo. Dalla zona della gara Marcell è andato via zoppicando vistosamente, ma ha cercato di tranquillizzare tutti dicendo che «è solo un crampo». "Credevo nella medaglia, ma non ho rimpianti - ha tenuto ad aggiungere -perchè ho dato tutto. Gli altri andavano fortissimo. Mi dispiace perchè volevo festeggiare con tutti gli italiani unaltro oro, ma la carriera di Jacobs non finisce qui».

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