Gli allenamenti nella Senna in programma oggi in vista delle gare di nuoto in acque libere sono stati cancellati a causa dell’acqua che gli organizzatori hanno definito «non adatta per nuotare». Si tratta del quinto allenamento cancellato dall’inizio dei Giochi, con i primi quattro che hanno riguardato il triathlon, disciplina la cui gara maschile, sempre a causa dell’inquinamento, era poi stata rinviata di un giorno. Ora c'è quindi incertezza sullo svolgimento delle gare di nuoto in acque libere nelle date previste. Ma per Parigi 2024 e per il CIO, la Senna «è balneabile» e i dati sulla presenza di batteri "E-Coli" ed enterococchi «sono molto bassi nei tre punti in cui vengono prelevati i campioni». «Solo un valore risulta superiore alla soglia stabilita - ha precisato la responsabile della Comunicazione di Paris 24, Anne Descamps, nella quotidiana conferenza stampa - ma si tratta di un punto molto lontano dal sito delle gare». Ad un giornalista che chiedeva se questo punto "lontano" dalle gare di triathlon sia anche lontano dal percorso della 10 km in acque libere di dopodomani, sia la rappresentante del Comitato organizzatore, sia quello del CIO, hanno risposto: "controlleremo". Quanto all’annullamento degli allenamenti di questa mattina, la Descamps ha spiegato che «dal momento che si trattava soltanto di un allenamento per consentire agli atleti di familiarizzare con l’acqua e non erano ancora arrivati i risultati di ieri», la World Aquatics, organizzazione che decide se gli atleti possono partecipare alle gare oppure no dopo aver preso visione dei dati delle analisi, ha scelto di annullare "per precauzione". I risultati, arrivati alle 10:30, sono «molto buoni, confermano che la Senna è balneabile e le gare possono svolgersi come previsto dal programma». Sui presunti casi di contaminazione da batteri E-Coli di atleti che hanno partecipato mercoledì scorso alle gare individuali di Triathlon, la Descamps ha affermato: «al momento non abbiamo alcuna conferma dell’esistenza di contagi da E-Coli. Sappiamo soltanto che un’atleta non è stata bene, e le auguriamo di rimettersi presto».