È stata una sorta di calvario e ora la Juventus si prepara al grande ritorno in Champions: «Siamo emozionati e non vediamo l’ora di risentire quella musichetta così speciale» dice Manuel Locatelli sul clima che si respira alla Continassa. A distanza di 685 giorni dall’ultima volta, allo Stadium si torna a vivere una notte di Champions dopo Juve-Psg del 2 novembre 2022. In realtà sarà un pomeriggio, dal momento che contro il Psv Eindhoven si gioca alle 18.45, ma l'atmosfera è quella delle grandi occasioni: sono attesi circa 40mila spettatori, nessuno vuole perdersi questo momento.
E per qualcuno è davvero tanto speciale: «Io e il mio staff abbiamo lavorato tanto e duramente per poter vivere emozioni così, è un grande orgoglio iniziare questo percorso» spiega Thiago Motta, uno che da giocatore ha vinto il trofeo per due volte (con il Barcellona nel 2005/2006 e con l’Inter nel 2009/2010), ma che da allenatore deve ancora muovere i primi passi. Lo farà alla guida della Juve dopo averla conquistata, sul campo, con il Bologna, adesso vuole godersi tutto con la stessa mentalità di sempre: «Ho letto che hanno fatto uno studio su quanti punti servano per la qualificazione diretta e dicono 23, ma a me non interessa e penso solo a una gara per volta» la solita filosofia dell’italo-brasiliano. Era abituato al format dei gironi, ora ci sarà questo «tutti contro tutti» che lo stimola ugualmente: «La formula di prima mi piaceva tantissimo, ma anche quella nuova è bella e sarà importante partire bene facendo risultato contro un’ottima squadra» dice Thiago Motta alla vigilia. Gli olandesi sono temibili, unica formazione a punteggio in 'Eredevisie' con 15 punti in cinque gare e ben 20 gol fatti: «Abbiamo visto i loro video e sono forti, ma proveremo a mantenere il pallino del gioco e dobbiamo pensare soltanto a noi» le parole di Locatelli sul primo esame da Champions. Anche perché c'è da ritrovare quella brillantezza offensiva che, dopo il 6-0 complessivo contro Como e Verona, non si è più rivista nei due 0-0 di fila tra Roma ed Empoli: «Il pareggio in Toscana non è stato il risultato che volevamo, ma è un capitolo chiuso e pensiamo soltanto a partire bene in Champions» la richiesta dell’allenatore ai suoi ragazzi. Vlahovic è finito dietro alla lavagna, il serbo è rimasto a secco in tre partite su quattro in questo avvio di campionato: «Deve accettare le critiche e andare avanti, consapevole di avere lo spirito giusto e tornerà a segnare come ha sempre fatto - il messaggio di Thiago Motta al bomber bianconero - e anche la squadra deve metterlo nelle condizioni migliori per poter colpire».
Per il Psv potrebbe rivedersi capitan Danilo, serve anche la sua esperienza in una squadra giovane e con tanti esordienti in Champions: «Sta bene, tutti devono continuare ad allenarsi con questa determinazione» dice sul classe 1989, utilizzato soltanto nei cinque minuti finali della sfida contro il Verona. E poi c'è tanta curiosità di vedere Koopmeiners in campo internazionale con la Juve: «Non sembra che non si sia allenato per un mese, sta bene e ha fatto un grande sforzo per poter arrivare qui da noi» conclude Thiago Motta.
In serata spettacolo Milan-Liverpool
C'era anche Zlatan Ibrahimovic a Milanello per assistere alla rifinitura prima del Liverpool e, a voler essere cattivi, non ha fatto nulla per nasconderlo. Lo svedese, infatti, si è seduto su una panchina a bordo campo esattamente davanti al muro di telecamere che stavano riprendendo l'allenamento, per dichiarare ufficialmente il suo ritorno dopo due (chiacchierate) settimane di assenza. Era andato via dopo la figuraccia di Parma e si è perso il caso del cooling break contro la Lazio, ora è tornato dopo la larga vittoria sul Venezia che ha riportato un pò di serenità in tutto l’ambiente. Per evitare di sprofondare di nuovo nella palude dei dubbi adesso serve dare continuità, soprattutto contro un avversario tosto e importante come il Liverpool. E Fonseca lo sa bene: "Vedo la partita di domani come un’opportunità per la squadra per dimostrare che sta imparando e crescendo - ha detto l’allenatore in conferenza -. È una grande opportunità poter giocare contro il Liverpool, porta cose diverse rispetto a quello che abbiamo qui in Serie A e dà la possibilità ai giocatori di far vedere come stanno crescendo".
Vuol farlo vedere anche Morata, che seduto accanto all’allenatore non ha nascosto l’emozione del debutto europeo con la maglia del Milan: "Da quando ho firmato sognavo di giocare partite così. Milan-Liverpool potrebbe essere una finale e invece è la prima partita. Vogliamo rendere orgogliosi i nostri tifosi, non vediamo l'ora di giocare. La Champions è la Champions, è diversa da tutto. È vero che ci serviva una vittoria per arrivare a questa partita, ma nella Champions non conta come arrivi. Quella di domani è una grande sfida per noi, non credo dirà la dimensione di questa squadra, è solo la prima partita europea. Comunque non abbiamo più tempo da perdere, soprattutto in campionato". Che però deve essere messo da parte, nonostante ad attendere i rossoneri ci sia il derby contro l’Inter domenica sera. Troppo importante iniziare bene la Champions, confermando le qualità in attacco e cercando di non incappare negli errori difensivi che hanno caratterizzato le prime tre giornate. Nel primo tempo contro la Lazio e, per quanto meno attendibile, contro il Venezia, qualcosa di diverso si è visto.
"I giocatori sanno che la prima cosa di cui parlo è che la miglior difesa è non perdere palla - ha spiegato Fonseca -. Credo molto che in futuro questa squadra possa essere molto dominante. Stiamo già facendo qualcosa, ma voglio esserlo ancora di più. Per me difendere bene vuol dire non perdere palla, poi quando non abbiamo palla è importante avere una squadra che difende bene insieme, soprattutto in queste partite". L’allenatore non vuole sentir parlare di pronostici ("Liverpool favorito? Le parole sono parole, quello che conta è quello che facciamo in campo. Quello che sentiamo è che possiamo e vogliamo vincere contro il Liverpool"), mentre Morata è carico per vivere una di quelle notti europee che potrebbero lasciare il segno: "Dobbiamo crederci, ora crediamo di più di poter lottare con tutti. Prima eravamo un pò umorali: se subivamo un gol, andavamo giù, se la dominavamo andavamo più forte. Dobbiamo giocare con le nostre idee, non è un caso la vittoria con il Venezia, dipende da come abbiamo lavorato in settimana. Se non ci crediamo noi, non ci crederà nemmeno la gente. Noi siamo qui per vincere, il Milan deve vincere. Nelle ultime settimane c'è stato un cambiamento, vogliamo vincere sempre. Dobbiamo essere consapevoli di essere qui per vincere e non per passare il tempo".
Il programma del primo turno
Oggi, martedì
Ore 18:45
Young Boys-Aston Villa,
Juventus-Psv.
Ore 21
Milan-Liverpool,
Bayern-Dinamo Zagabria
Real Madrid-Stoccarda
Sporting-Lilla.
Domani, mercoledì
Ore 18:45
Sparta Praga-Salisburgo
Bologna-Shakhtar
Ore 21
Celtic-Slovan Bratislava
Bruges-Dortmund
Manchester City-Inter
Psg-Girona.
Giovedì
Ore 18:45
Feyenoord-Leverkusen
Stella Rossa-Benfica.
Ore 21
Monaco-Barcellona
Atalanta-Arsenal
Atletico Madrid-Lipsia
Brest-Sturm Graz.
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