«E' sempre un argento in una disciplina olimpica a un Mondiale, ho già medaglie nell’Omnium sia a livello mondiale che europeo, oggi volevo la maglia (la medaglia d’oro, ndr)». Così Simone Consonni subito dopo aver conquistato l’argento ai Campionati mondiali di ciclismo su pista nell’Omnium. Il 30enne corridore bergamasco, tre medaglie olimpiche in bacheca (le ultime due a Parigi 2024, argento nella madison e bronzo nell’inseguimento a squadre), oggi a Ballerup in Danimarca è salito per la decima volta su un podio iridato. Solo una volta, nel 2021 a Roubaix, è balzato sul gradino più alto nell’inseguimento a squadre.
Nell’Omnium già il bronzo mondiale ad Apeldoorn nel 2018. «Il belga ha fatto una corsa incredibile, complimenti a lui - ha aggiunto l’atleta della Lidl-Trek - sono venuto qui con la serenità di poter far bene, l’ho dimostrato: nella mia testa ho un progetto e questo argento non è male per iniziare». Consonni è stato protagonista di una giornata esaltante sempre al vertice della classifica. Secondo dopo lo scratch, il trentenne di Ponte San Pietro ha mantenuto la posizione dopo gara a tempo ed eliminazione.
Nella prova conclusiva, la corsa a punti, Consonni ha accarezzato il sogno di conquistare l’oro ma nel finale è stato preceduto dal belga Lindsay de Vylder (150 punti). L’italiano ha concluso a quota 138. A completare il podio l’olandese Yanne Dorenbos (128). Nessuna medaglia per la sorella di Simone, Chiara che in coppia con Vittoria Guazzini ha concluso al quinto posto la madison (29 punti) vinta dalle danesi Amalie Dideriksen-Julie Leth (46 punti) davanti alla francesi Victoire Berteau-Marion Borras (43) e alla britanniche Katie Archibald-Neah Evans
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