Martedì 26 Novembre 2024

Messaggio politico durante la Haka nel match di Torino contro l'Italia, in Nuova Zelanda scoppia la polemica

La haka come strumento di rivendicazione e lotta politica sta suscitando polemiche in Nuova Zelanda, come riferisce la stampa locale, per il messaggio lanciato da TJ Perenara, che durante la partita degli All Blacks contro l’Italia a Torino ha voluto esprimere sostegno alle proteste per il Trattato di Waitangi. Nella haka eseguita prima della sfida agli azzurri, il messaggio "Toitū te mana o te whenua, toitū te mana motuhake, toitū te tiriti o Waitangi" si traduce come "la sovranità della terra rimane, la sovranità del popolo rimane, il Trattato di Waitangi rimane". La haka arriva dopo una marcia di 42mila persone contro il progetto di legge sui principi del Trattato, una delle più grandi proteste della storia neozelandese in difesa del popolo Maori. La marcia iniziata a Capo Reinga è approdata davanti al Parlamento di Wellington dopo mille chilometri e nove giorni, con l’obiettivo di opporsi alla proposta di estendere il Trattato del 1840, stipulato tra la Corona britannica e i capi di circa cinquecento tribù Maori, a tutti i cittadini neozelandesi. Perenara aveva già espresso sostegno alle Hurricanes Poua, che avevano utilizzato la haka per criticare il governo, e sabato scorso ha dichiarato a Sky Sports che la marcia ha mostrato l’unità di Aotearoa. Il capo allenatore degli All Blacks Scott Robertson ha confermato che Perenara aveva discusso con lui e con la federazione sui concetti da esprimere durante la haka, sottolineando che era un suo diritto scegliere le parole utilizzate. La co-leader del partito Maori Debbie Ngarewa-Packer ha definito il messaggio di Perenara "molto importante per la Nuova Zelanda", evidenziando come proteggere il Trattato significhi proteggere tutti i neozelandesi. Di diverso avviso il leader dell’ACT Party David Seymour, secondo cui la legge sui principi del Trattato garantisce pari diritti e doveri per tutti, ma sottolinea il diritto all’autodeterminazione, non solo per i Maori.

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