
Alexander Zverev è il primo finalista degli Australian Open. Il tennista tedesco, numero due del mondo e del seeding, ha battuto l’ex numero 1 Novak Djokovic, che si è ritirato dopo aver perso il primo set al tie break (7-5). Zverev ora attende in finale il vincitore della semifinale tra Jannik Sinner e Ben Shelton.
Il dieci volte vincitore dell’Australian Open aveva iniziato la partita con una vistosa benda sulla coscia sinistra, dopo l’infortunio patito mercoledì nei quarti di finale contro Carlos Alcaraz. Contro Zverev il 37enne serbo è arrivato fino al tie-break del primo set e lo ha perso 7-5, quindi è arrivato il ritiro. L’incontro è durato 70 minuti.
Djokovic, "Il ritiro perché sentivo troppo dolore"
«Se avessi vinto il primo set ci avrei provato per qualche altro game, forse ancora un set, ma sentivo che le cose stavano peggiorando. Davanti a me ci sarebbe stata una battaglia di altre 3 o 4 ore e oggi non l’avrei potuta sostenere». Novak Djokovic in conferenza stampa spiega così il suo ritiro in semifinale agli Australian Open contro contro Alexander Zverev. «Dal match con Alcaraz non mi sono più allenato. Ho fatto tutto quello che potevo per gestire l'infortunio muscolare, ho fatto qualche trattamento con il fisio e in parte mi ha aiutato ma a fine primo set ho iniziato a sentire molto dolore, troppo per riuscire a sostenerlo. Appena tornerò a casa, in Europa, farò altri esami e mi confronterò con il mio staff medico per cercare il modo di recuperare», aggiunge il serbo. Djokovic non esclude la possibilità che questo sia stato il suo ultimo Australian Open. «Non so, tutto è possibile ma vediamo come andrà la stagione. Vorrei continuare e vorrei essere di nuovo qui, nel torneo che mi ha dato le più grandi soddisfazioni. Se fisicamente starò bene e avrò ancora le giuste motivazioni non vedo perché non dovrei tornare». Quanto al rapporto con Andy Murray, «non so cosa faremo in futuro. Non è il momento di parlarne».
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