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Sinner: "A Parigi una finale incredibile". Ora arrivano i tornei sull'erba: "Non darò nulla per scontato"

Rialzarsi subito, portare dentro le ottime cose e mettere da parte i rimpianti. Jannik Sinner è il numero 1 del tennis mondiale anche per questa capacità di restare positivo e leggere come si deve anche le cose che, solo per il risultato, non sono andate come si sperava che si chiudessero. La sconfitta con Carlos Alcaraz nella finale del Roland Garros poteva lasciare il segno, lui l’ha superata come si deve.

«E' stata una settimana molto tranquilla. Sono andato a trovare i miei genitori, abbiamo fatto una grigliata e mi sono trovato con i miei amici: abbiamo giocato un pò a ping pong, cose normali - dice in un’intervista rilasciata ai microfoni di Sky Sport prima del torneo di Halle -. Proprio quello che mi serviva dopo un torneo stressante. A me piace sempre ritrovarmi con molta tranquillità con le persone che mi conoscono e ho la fortuna che le persone che ho intorno mi vogliono bene, sono oneste e hanno dei valori umani. Mi trovo benissimo con loro e mi hanno sicuramente aiutato in questi giorni a casa». C'è chi avuto da ridire, mentre mostri sacri del tennis come Roger Federer hanno detto che ci sono stati "tre vincitori in campo" al Roland Garros.

«E' un segnale positivo per tutto il tennis, credo che la cosa più importante sia far crescere questo sport e far vedere che siamo atleti che diamo tutto - la considerazione di Sinner sulle parole del fuoriclasse svizzero -. Nulla è scontato, si corre per qualsiasi palla e si dà veramente tutto quello che uno ha. Nel nostro sport si vede quando uno dà, ci sono delle professioni fuori dal tennis dove la gente lavora ancora più duramente, ma non si vede. Va apprezzata qualsiasi cosa che abbiamo. E’ stata una partita incredibile, di altissimo livello. Non è finita come volevamo, succede. E’ successo anche ai migliori al mondo di vivere dei momenti così, dipende sempre come uno riesce a reagire e a uscirne, ma anche di cosa uno vede: o i match point mancati o una partita in cui non ho mai giocato così su quella superficie, dove mentalmente sono stato sul pezzo per cinque ore e mezza senza lamentarmi di niente. Succede».

Ora inizia la stagione sull'erba

Inizia la stagione sull'erba e Sinner sa come approcciarsi. «Sull'erba è molto importante accettare quello che succede in campo, l’anno scorso ho fatto molto bene perchè ho capito un pochettino come si gioca e come devo reagire a certe cose che capitano, però nell’altro senso ogni anno è diverso e sono un altro giocatore. Sono migliorato in altre superfici quindi voglio vedere come va, senza dare nulla per scontato come ho sempre fatto. L’obiettivo sarà sempre Wimbledon a Londra».

Per Sinner nel tennis «la parte mentale è la più importante per noi giocatori, secondo me dipende anche come uno vive fuori dal campo e dalle persone che ti circondano, poi la tranquillità arriva anche in campo. Fuori ho persone fantastiche che mi capiscono. Sono migliorato in tante cose, non faccio casini fuori dal campo e provo a non farli nemmeno dentro, dipende un pò come uno vede le cose. Sono stato molto fortunato con la mia famiglia da quel punto di vista, però tutte le altre persone uno se le può scegliere e io le ho sempre scelte in base ai valori che hanno e quelli che ho io. Mi sento molto tranquillo, mentalmente sto bene e adesso vediamo come va per il resto della stagione».

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