Il conto alla rovescia non si fa solo la notte del 31 dicembre per scandire l’arrivo dell’anno nuovo, ma, se si presenta l’occasione, va bene anche per festeggiare un San Valentino pandemico come ci ha insegnato sabato “A grande richiesta - Parlami d’amore” su Raiuno. A essere sinceri, tutta questa “grande richiesta” da parte dei telespettatori non si è vista, perché l’audience ha continuato a (stra)premiare il competitor “C’è posta per te”, ma, purtroppo, a Raiuno non riescono a venir fuori dallo stereotipo che il sabato sera debba essere dedicato al varietà. Le intenzioni della trasmissione, comunque, erano lodevoli e, considerata la circostanza della intitolazione alla festa degli innamorati, anche un po’ stucchevoli, visto che il volo di palloncini rossi a forma di cuore lo avremmo riservato a una festa di liceali sdolcinati e i tweet da bigliettini bacio Perugina, ce li saremmo risparmiati. L’hastag che invitava i telespettatori a partecipare attraverso i social, poi, ha portato a un profluvio di messaggi rimati che ci ha fatto ricordare i primi anni delle radio private e le canzoni con dedica, della serie: nulla si distrugge ma tutto si ricicla e si rivisita, anche la sequenza di baci che ricordava quella di “Nuovo Cinema Paradiso”. Va a merito della direzione artistica di Massimo Romeo Piparo aver realizzato uno spettacolo elegante in cui le canzoni si succedevano in una ideale colonna sonora delle storie d’amore di un paio di generazioni. In un periodo storico in cui mancano le esibizioni dal vivo, fa bene la Rai a incentivare l’ascolto di buona musica italiana, evergreen entrati a far parte del patrimonio dell’Unesco dei ricordi. E bene anche che i brani siano stati interpretati da artisti diversi da quelli che li portarono al successo, quasi come tra breve accadrà nella tradizionale serata cover sanremese. Certo, il fatto che la programmazione delle serate previste di “A grande richiesta” ci accompagnerà fino al Festival, potrebbe portare a una overdose musicale, nel senso che, tutti quei cantanti che non vedremo sul palco dell’Ariston, li abbiamo visti nei 5 sabati precedenti e meno male, perché, sia detto per inciso, di quelli che si esibiranno a Sanremo ne conosciamo la metà. Sobri, ma un po’ ripetitivi Veronica Pivetti e Paolo Conticini, ai quali era affidata la conduzione della serata in modalità “Provaci ancora prof.” Per la Pivetti tutte le canzoni erano belle e tutte erano quelle del suo cuore, per Conticini, tutti i cantanti erano strepitosi. Due presentatori così istituzionali e osservanti che hanno fatto diventare la Festa di San Valentino come la festa della Repubblica… degli innamorati.