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Jebreal-Propaganda Live, la competenza che prescinde dal genere

La giornalista ha declinato l’invito perché unica ospite (con #tuttimaschi)

Questa volta non ci sentiamo di condividere totalmente la presa di posizione di Rula Jebreal, che venerdì ha declinato l’invito a partecipare alla puntata di Propaganda Live per parlare del conflitto israelo-palestinese, motivandolo con la scelta professionale di non partecipare «a nessun evento che non implementa la parità e l'inclusione». Se esiste nella nostra tv, una trasmissione più inclusiva, attenta e pronta a raccogliere opinioni non scontate, quella, a nostro avviso, è proprio Propaganda Live, che può piacere o no, può essere ritenuta schierata, ma ha sempre mostrato spaccati di vita spesso non così approfonditi da altri programmi che, pure, si vantano di fare “inchieste”.

Che siano servizi da città italiane che attendono di essere ricostruite dopo i terremoti o da campi di rifugiati, Diego Bianchi ha sempre raccontato storie ad altezza d’uomo, creando un filo diretto con i protagonisti per far conoscere realtà diverse e mirando sempre alla riflessione. Questo merito riconosciuto alla trasmissione, però, non basta, a sostenere incondizionatamente Diego Bianchi, che ha affrontato la polemica social innescata dalla Jebreal spiegando che le scelte degli ospiti sono dettate dalla competenza sui temi del giorno e che, appunto, la giornalista che ben conosce, per identità e provenienza, le problematiche del conflitto era stata invitata proprio per la possibilità di condividere un ragionamento.

Ecco, appunto, la competenza. Che prescinde dal genere e che dovrebbe dettare la scaletta di tutti gli ospiti – uomini e donne – di ogni trasmissione, ma così non è, perché purtroppo, è un dato di fatto che gli ospiti uomini in tv siano sempre in maggioranza, e spesso portatori sani di ovvietà, laddove una uguale presenza di donne ristabilirebbe, nel bene e nel male, le proporzioni. Comunque lo si guardi, il tema della competenza è una trappola, perché il pensiero diffuso è ancora che una donna, per emergere, deve mostrare più capacità di un uomo. Per questo la parità sarà raggiunta quando «nei posti migliori ci saranno le donne peggiori»...

Forse la Jebreal non conosce bene lo spirito di Propaganda Live, ma sintetizzando in un tweet le sue motivazioni, senza approfondirne il sottile concetto che voleva far emergere, non ha contribuito alla causa: ogni occasione nella quale una donna non fa sentire la propria voce è un’occasione mancata. Per tutte le donne, ma soprattutto per quelle che non riescono a farsi ascoltare.

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