Lunedì 23 Dicembre 2024

Masantonio, chi è scomparso? La vittima o... l’attenzione del telespettatore?

Il commissario Ricciardi di Raiuno per risolvere i suoi casi vede le vittime, il vice questore aggiunto Rocco Schiavone su Raidue interloquisce regolarmente con la moglie morta e, da venerdì fino a luglio inoltrato, anche l’investigatore Elio Masantonio, alla guida della sezione scomparsi istituita a Genova da Canale 5, si immedesima tanto nei suoi casi da intessere varie conversazioni con coloro che deve ritrovare, vivi o morti che siano. Deduciamo, che, ormai, per scoprire i misteri delle fiction tv la fervida fantasia degli autori ha creato una squadra paragnosta, nella quale l’ultimo arrivato è, appunto, Masantonio, sezione scomparsi. Quella di ritrovarsi idealmente a colloquio con coloro che hanno fatto perdere le proprie tracce, riuscendo a entrare in sintonia con gli eventi cardine della sparizione non è l’unica prerogativa di Masantonio che, come già altri colleghi – tipo Petra o lo stesso già citato Schiavone – ha un cosiddetto malo carattere, scontroso, solitario, introverso, scostante e supponente, ma è dotato di uno straordinario talento investigativo, forse anche in virtù del suo passato. Perché solo apparentemente il giallo crime di Canale 5 ruota intorno ai casi irrisolti, di persone scomparse nel nulla e la cui storia spetta a Masantonio ricostruire per dar pace al rovello dei parenti. In realtà, il vero cold case è appunto quello del protagonista, interpretato da Alessandro Preziosi, che veste i panni di questo controverso investigatore che, dopo anni di assenza, ritorna nella sua città di origine, dove ha lasciato casa, donna, figlia, amicizie e un passato che si immagina colmo di misteri che verranno svelati nelle prossime puntate, salvo sequel. Ora che questo sia, al momento, l’unico prodotto nuovo che corre sulle reti generaliste, ovviamente, è un merito per Canale 5, che lo ha destinato al palinsesto estivo, e altrettanto meritevole è l’aver puntato l’attenzione sui casi di persone che scompaiono nel nulla e rappresentano, annualmente, nella realtà, un numero elevato e preoccupante. Sia Bebo Storti nei panni del prefetto che ha istituito la sezione scomparsi, sia l’amica di sempre Claudia Pandolfi sono sufficientemente in parte. Alessandro Preziosi fa del suo meglio per caratterizzare il protagonista con toni ombrosi e financo odiosi. Meno meritevole, invece, ci pare la costruzione della serie, la cui regia non è particolarmente lineare, con continui sbalzi fra la realtà delle indagini e l’immaginazione del protagonista, che, seppure fanno parte integrante della trama, non sono così nettamente distinte. Per cui il consiglio per il telespettatore è quello di non distrarsi, o non capirà in quale momento del racconto si trova.

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