One man show. Anzi, tv-show! Oggi sbarca sulla piattaforma streaming Amazon Prime Video, “Vita da Carlo”, la serie tv in dieci puntate, scritta, diretta (con Arnaldo Catinari) e interpretata da Carlo Verdone. Sì, avete capito bene, una versione romanzata della vita dell’attore romano, colui che con i suoi personaggi, i suoi film e i suoi tormentoni ha raccontato l’Italia e gli italiani al cinema, prendendo di mira coatti, pignoli, bamboccioni e seduttori, più o meno verosimili.
Tutto ruota intorno a Verdone che dopo essere uscito in libreria – con “La carezza della memoria”, edito da Bompiani, è stato uno dei mattatori allo scorso Salone del Libro – qui è accompagnato da diversi nomi noti, spalle ideali per tenere vivo il ritmo, fra cui Max Tortora (“Si vive una volta sola”, “I Cesaroni”) nella parte del suo confidente, Anita Caprioli nel ruolo di Annalisa ovvero la sua farmacista di fiducia mentre Monica Guerritore interpreta Sandra, l’ex moglie di Verdone e ancora, Caterina De Angelis e Filippo Contri interpretano i suoi figli. E ovviamente Andrea Pennacchi, alias Gustavo Signoretti, per la versione romanzata di Nicola Zingaretti, il presidente della Regione Lazio (e altri amici sono chiamati a comparsate vip, come Rocco Papaleo, Antonello Venditti, Alessandro Haber e Massimo Ferrero).
“Vita da Carlo” (scritta da lui stesso insieme a Nicola Guaglianone, Ciro Zecca, Menotti, Pasquale Plastino e Luca Mastrogiovanni) è un progetto inedito per il piccolo schermo, portando sulla tv uno dei grandi protagonisti del cinema italiano con quarant’anni di pellicole all’attivo. Un’idea che nasce da una felice intuizione nel corso della scrittura di “Benedetta Follia”, per una narrazione composta da dieci puntate che faranno certamente breccia nel cuore del suo pubblico, mescolando microdrammi esistenziali alla possibile candidatura di Verdone a sindaco di Roma, veicolata da un suo discorso ripreso dai social network dopo un incidente stradale causato dalle buche.
D’altra parte, mentre viviamo scampoli della sua celebrità e piccole disavventure – cadenzati da ansia e ipocondria - lui vorrebbe finalmente lanciarsi in un primo film drammatico, incontrando sconcerto e resistenze dei suoi produttori. Una puntata dopo l’altra, Verdone sembra ormai un amico di famiglia e ritrovarsi in una serie che ruota intorno a lui è come tuffarsi in un album di ricordi, ritrovando la narrazione dei suoi film, le battute e tutte quelle smorfie che abbiamo tanto amato.
Persone:
Caricamento commenti
Commenta la notizia