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Blanca, più forte della disabilità. Su Rai1 la storia di una donna che sa "vedere" oltre

Nel cast la taorminese Federica Cacciola e il vibonese d'adozione Giuseppe Zeno

Un originale mix tra detection, commedia e dramma per raccontare la disabilità al di là di ogni stereotipo, nella nuova serie “Blanca”, tratta dal romanzo omonimo della scrittrice Patrizia Rinaldi (Edizioni E/O), che verrà trasmessa in sei puntate su Rai1 dal 22 novembre (ore 21.25). Ieri la presentazione alla stampa dagli studi Rai di Via Asiago, con una formula inedita, sulle note della performance live dei Calibro 35, autori della colonna dalle sonorità funk.

Protagonista dell’atipico crime drama Maria Chiara Giannetta nei panni di Blanca Ferrando, giovane donna ipovedente e piena di vita, aspirante consulente di polizia, che ha fatto della sua condizione un punto di forza, sviluppando un grande talento nel “décodage”, ossia la capacità di analizzare nelle telefonate e nelle intercettazioni suoni e rumori che sfuggono ad un udito normale. Impegnata per sei mesi come stagista presso la polizia di Genova, dovrà dimostrare di poter dare con la sua dote speciale un contributo fondamentale nei casi trattati dal burbero commissario Bacigalupo (Enzo Paci) e dal fascinoso ispettore Liguori (Giuseppe Zeno). Parallelamente Blanca dovrà fare i conti col ricordo dell’incendio in cui a 12 anni perse sia la vista che la sorella maggiore, con i sentimenti verso Liguori e quelli nei confronti dell’amico chef Nanni (Pierpaolo Spollon).

«La fiction mostra i limiti di un essere umano, non di un cieco – ha sottolineato Maria Chiara Giannetta – Il problema di Blanca è dimostrare di poter fare tutto; e questo per lei diventa un’ossessione. I suoi limiti quindi sono prettamente umani, non legati alla disabilità». Innovativi gli effetti visivi e sonori per rendere il mondo della protagonista: una “stanza nera” che isola luoghi e persone e, per la prima volta nella serialità mondiale, l’utilizzo dell’olofonia, che permette di riprodurre il suono in modo simile a come viene percepito dall'apparato uditivo umano. «Abbiamo lavorato molto su questo aspetto e sull’ecolocalizzazione – ha aggiunto l’attrice – che consente di capire dove sono gli ostacoli attraverso il suono che rimbalza sugli oggetti materiali; così come sull’acqua, altro elemento fondamentale dell’ambiente, che sbattendo sugli oggetti li crea».

Consulente d’eccezione per le sceneggiature e l’interpretazione della Giannetta il grande Andrea Bocelli: «Mi ha aperto a un mondo totalizzante. Andare a trovarlo a casa è stato fondamentale per capire come un cieco si muove nell’ambiente che conosce alla perfezione, in cui tutto deve essere rigorosamente in ordine, per essere trovato al momento giusto. Quando Andrea ha accompagnato al portone me e il regista Jan Maria Michelini ha corso per le scale; temevamo cadesse, invece non è successo nulla, proprio perché conosceva il posto». «Nei primi giorni di set recitavo con Maria Chiara guardandola negli occhi come se Blanca potesse vedermi – ha raccontato Zeno –. Superare questo primo step è stato fondamentale».

Del suo ispettore Liguori l’attore partenopeo (ma vibonese d’adozione) ha sottolineato la risolutezza, ma anche la fragilità. «È un cane da strada, e all’inizio della serie lo vediamo quasi rassegnato ai mali del mondo. Liguori è un polizotto spento e chiuso all’amore; ma farà un passo indietro quando percepirà il modo di sentire di Blanca».

Nel cast anche l’attrice taorminese Federica Cacciola, nei panni di Stella, miglior amica della protagonista: «La loro è un’amicizia sincera. Stella tratta Blanca in maniera assolutamente normale e la sprona perché non si abbatta nelle difficoltà. Parla con una cadenza nordica, comica e sporca allo stesso tempo, un mix di vari accenti particolare come lei».

Tra i protagonisti, un posto particolare lo merita il cane guida Linneo, un bulldog femmina che protegge la giovane e la consola nei momenti più difficili e che farà sicuramente innamorare il pubblico.
Ogni episodio è incentrato su un caso giallo con un’ambientazione legata a Genova e racconta uno specifico ambiente sociale, nel primo si parla anche del Ponte Morandi ma anche delle conseguenze economiche vissute da alcuni cittadini costretti a chiudere le loro attività, quartieri abitati da ceti diversi, rivelando il carattere multiforme di questa città, ancora poco esplorata dalla fiction televisiva.
Prodotto da Lux Vide e Rai Fiction, “Blanca” verrà distribuito in altri paesi del mondo (un accordo si sta per chiudere con la Spagna dopo quello già firmato con la Francia), per essere mandato in onda prossimamente.

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