«Buon Santo Stefano, sono qua, mi avete riconosciuto, sono Iva Zanicchi, no, durante il periodo di Natale non bisogna imbrogliare: sono Frassica e sono felice di fare questa trasmissione, di occuparmi di questo palinsesto, io che solo una volta mi sono occupato di questo: quando facevo Tele Scasazza, quando mi occupavo dei programmi, ero il direttore». Il messinese Nino Frassica, uno degli interpreti più originali, ma anche amati, della comicità italiana, 71 anni compiti l'11 dicembre, si è raccontato anche in un'autobiografia esilarante (70% vera 80 % falsa - Mondadori), farà la sua surreale “Domenica Con”, domenica 26 dicembre, dalle 14 alle 24 su Rai Storia. Un palinsesto da lui scelto punto per punto nello spazio curato da Enrico Salvatori e Giovanni Paolo Fontana. In una conversazione con l'Ansa, mentre lo chiamano a gran voce all'appello a raggiungerlo ( è sul set di Don Matteo, il terzo blocco di riprese tra stop and go, terminano a febbraio, la messa in onda prevista in primavera) «qui sono in fibrillazione... si avvicina Natale», spiega di cosa tratta il programma in questa giornata speciale in tv e chi ha scelto e perché. «Da Renzo Arbore a Mario Marenco a Peppino de Filippo ed Eduardo, a Totò, Benigni, fino a Carlo Verdone. Mi sono chiesto cosa mi piacerebbe guardare in televisione se fossi un telespettatore, in una maratona, così ho pensato a quello che potrebbe essere il mio palinsesto ideale in una giornata ideale, e quale occasione migliore se non nel giorno di Santo Stefano, hai il tempo per per mettere a fuoco, prenderti una pausa». Ma sono tante ore? «Si ogni spazio - risponde - sarà dedicato a un personaggio fondamentale nella mia carriera o nel mio vissuto, o a un varietà, un film, e lo commenterò a modo mio per chi è a casa a guardarci, poi ci sono tantissime immagini, spezzoni di repertorio». Certo non mi aspetto che il pubblico che si sintonizza resterà incollato dalle 14 alle 24, magari qualcuno accende a un orario e passa del tempo in nostra compagnia». Nino Frassica introduce la sua “Domenica” con un omaggio a uno dei suoi maestri del surrealismo comico, Mario Marenco, e i suoi personaggi inventati con Renzo Arbore per “L'altra domenica”. «Marenco - spiega - è il mio primo maestro, il vero maestro perché, è vero che sono un appassionato di Alto Gradimento e quindi un arboriano, ho fatto “Quelli della notte”, ho fatto la radio con loro, con Arbore e Boncompagni, “Indietro tutta”, ma la comicità di Marenco è quella che mi ha colpito, proprio nel periodo della mia adolescenza: questo modo di rovinare tutto, di frantumare i luoghi comuni, di non essere sintonizzato con la realtà, questa evasione». E ancora uno speciale dedicato a Roberto Benigni critico cinematografico assoldato da Renzo Arbore nella stagione 1978/79 de “L'altra domenica”, con il compito di fare critica cinematografica, ma con il risultato di esilaranti battibecchi. Una selezione degli sketch interpretati da Peppino De Filippo, inventore della maschera di Pappagone per il varietà Tv “Scala Reale”, del 1966. «Peppino De Filippo, con Pappagone ci fa vedere il cuore della farsa, dell'avanspettacolo che poi diventerà cabaret poi in televisione si chiamerà Varietà». Frassica introdurrà anche Sogno di una notte di mezza sbornia (1959) Eduardo de Filippo. Ma anche Cochi e Renato e insieme a un giovane Massimo Boldi animano gli sketch surreali di “Canzonissima '74”, condotta da Raffaella Carrà. Omaggio poi a Carlo Verdone con uno speciale che rievocando le sue origini artistiche e i suoi personaggi, di “Che Fai Ridi”. Secondo Frassica «Verdone è l'attore italiano più bravo in assoluto». Poi Frassica ricorda un varietà scritto e diretto da Pupi Avati e condotto da Nick Novecento del 1986, di Hamburger Serenade. E tra le tante anche un “giro d'Italia” speciale, i collegamenti e i filmati dai paesi dai nomi particolari, compiuto da Nino Frassica nel 1986/87 per il varietà “Fantastico 7”, condotto da Pippo Baudo. Quindi le migliori perfomance “live” da Doc (1987) e International Doc Club (1989), presentati da Renzo Arbore, Monica Nannini e Gegè Telesforo. E un episodio della serie televisiva del 1967 “Tutto Totò”.