E’ proprio così, dopo quasi vent’anni le ragazze newyorkesi di Sex and City, modello delle donne chic & choc, sofisticate, in carriera e disinibite, sono tornate sugli schermi di Sky in dieci episodi, in “And Just Like That...” Sul viso di Carrie, Miranda e Charlotte si avverte, fortunatamente, il passaggio del tempo, ora sono belle signore in avanzata menopausa. Di Samantha, la più spregiudicata, si sa che si è trasferita a Londra, un espediente per giustificare l’assenza di Kim Cattral, l’attrice che la interpretava e che non ha voluto partecipare alla nuova serie. E anche Mister Big uscirà subito di scena, colpito da un infarto già nel primo episodio ma la cui presenza aleggia perché la sua cerimonia funebre si trascina anche nella seconda puntata e l’elaborazione del lutto di Carrie in tutte quelle successive.
L’impianto della sceneggiatura si adegua agli accadimenti recenti, probabilmente And just like that è stato girato nella prospettiva che la variante delta si fosse quietata, perché le tre amiche parlano della pandemia come un ricordo passato, non immaginando che, nelle more, il capodanno a Time square sarebbe stato affossato dalla variante omicron.
Certo è che Carrie – sempre attentissima all’outfit anche nella vedovanza – , Miranda – con i capelli grigi nella sua quotidianità con figlio adolescente e marito un po’ sordo e in pantofole – , Charlotte – impegnata nella crescita borghese e programmata delle due figlie – nonostante la loro ricercatezza, sono oggi più vicine al modello casalinghe disperate di quanto non fossero al tempo avanti nella loro bolla di ragazze trendy.
Ma proprio perché il sequel è sceneggiato nella contemporaneità, la sessualità della quale si parlava (il Sex è Ex...) è ampliata nelle sue varie componenti gender, con l’inserimento di personaggi queer e di problematiche di identificazione adolescenziale, e, paradossalmente, le tre appaiono oggi più imbarazzate nell’affrontare queste tematiche e sembrano aver perso la loro spregiudicatezza che, soprattutto, aveva sdoganato il sesso come argomento di conversazioni fra donne.
Con la conseguenza che ciò che, al tempo, sembrava un modello iconico, oggi è ben ripiegato e incasellato nella consapevole normalità dello scorrere della vita. Insomma, un tempo di Carrie invidiavamo la cabina armadio e la capacità di sopravvivere una intera giornata sul tacco 12 e di Miranda l’ufficio hi – tech, nella nuova serie le riprese si sono soffermate sulle loro cucine, sempre eleganti, ma comunque cucine. Quanto ai sogni svampiti di Charlotte, l’abbiamo vista condividere il bagno con il marito che aveva un bisogno urgente. Che dire? Benvenute nella realtà.
Caricamento commenti
Commenta la notizia