Ancora nuove indagini per Saverio Lamanna, scrittore detective protagonista di “Màkari”, la serie Rai Fiction-Palomar tratta dai romanzi di Gaetano Savatteri, che torna il 14 febbraio su Rai1 in prima serata con il nuovo episodio “Il lato fragile”.
Mentre sta affrontando un momento delicato con Suleima (Ester Pantano), Saverio (Claudio Gioè) dovrà scoprire la verità sull’omicidio di un ex collega giornalista, avvenuto durante un convegno a cui lo stesso Lamanna era stato invitato dal sacerdote Franco Pitrone (Gaetano Colella), direttore di una comunità di cui fa parte anche il giovane Kevin.
A dare il volto al ragazzo il venticinquenne milazzese Antonio Russo, alla sua seconda esperienza sul set. «Kevin è cresciuto per strada – ci dice – Potrebbe sembrare un bravo ragazzo che cerca di riscattarsi da un passato difficile, ma rivelerà nel carattere sfaccettature di tipo manipolatorio che emergeranno nel corso della storia, con colpi di scena importanti. Ho amato interpretarlo proprio per questa sua inaspettata evoluzione».
Russo ha girato le sue scene a Trapani ed Erice con i protagonisti e la guest star Cristina Marino. «Nonostante fossi l’attore con meno esperienza ho avuto molto spazio sulla libera interpretazione del personaggio. Con Claudio Gioè provavamo le scene assieme e lui mi dava sempre preziosi consigli. L’ultimo giorno di riprese, mentre stavo per andar via, il regista Michele Soavi ha sollecitato un applauso per me da parte della troupe, e ha affermato che, secondo lui e Claudio, ho un futuro davanti. Sono scoppiato a piangere e ho abbracciato Claudio».
Dopo essersi avvicinato alla recitazione nella sua Milazzo con corsi di teatro, Russo ha iniziato la formazione professionale a Roma. Iscritto all’università Lumsa, dopo i primi studi con Andrès Suriano e Roberto Graziosi, attualmente frequenta la Duse International di Francesca De Sapio e il corso di dizione di Stefano Macchi.
Determinante l’incontro con Cristiano Cucchini, manager cinematografico tra i più importanti. È stata una delle prime persone a credere veramente in me. Mi ha preso nella sua agenzia quando non avevo neanche iniziato gli studi di recitazione e mi ha sempre stimolato». Merito di Cucchini anche la prima esperienza sul set a Palermo, per il docufilm “Io, una giudice popolare al maxiprocesso”. «La parte era più ridotta rispetto a “Màkari”, ma è stata la prima esperienza realmente importante, quella che mi ha dato la certezza di voler fare questo mestiere».
Parallelamente alla formazione artistica, Russo cura il profilo Instagram di Lista Lumsa, l’associazione di organizzazione eventi dell’omonima università romana.
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