Amadeus brucia i tempi e pubblica – in netto anticipo rispetto alle scorse edizioni – il regolamento di Sanremo 2023, in programma dal 7 all’11 febbraio. Formula che vince non si cambia: per il suo quarto festival da direttore artistico e conduttore, «Ama» conferma la gara aperta a 25 artisti, tutti nella categoria Campioni (compresi i tre finalisti di Sanremo Giovani, in gara a dicembre, che all’Ariston però porteranno un brano diverso rispetto a quello presentato alla finale Giovani), la serata cover del venerdì “allargata” anche ai brani degli anni 90 e il meccanismo delle giurie. Una novità riguarda però la giuria demoscopica: i mille componenti dello scorso anno, che votavano da remoto tramite app, lasceranno spazio a 300 giurati che avranno finalmente un volto e parteciperanno in presenza al festival.
«L’obiettivo è avere a disposizione un tempo di preparazione più lungo per trasferire dal palco dell’Ariston nelle case dei telespettatori un racconto emozionante della musica italiana di oggi, dando voce ai nuovi talenti e agli artisti già affermati», sottolinea Amadeus, che è già al lavoro con la discografia.
«Il cast, anche in base alle proposte musicali che mi arriveranno – precisa infatti il direttore artistico e conduttore – , sarà scelto, come sempre, dando peso al valore delle canzoni e alla loro potenzialità rispetto al mercato, con una particolare attenzione al loro “appeal radiofonico”». Un criterio che senza dubbio è stato vincente, nelle ultime edizioni del Festival, premiato dal pubblico ma soprattutto dal pubblico dei più giovani.
Sul palco all’Ariston si confronteranno così anche il prossimo anno 25 campioni, una rosa che comprenderà anche i 3 finalisti di Sanremo Giovani, in gara con un brano diverso rispetto a quello proposto nella finale di dicembre. La quarta serata, quella del venerdì, sarà dedicata alle cover di un repertorio che, da quest’anno, spazia dal 1° gennaio 1960 al 31 dicembre 1999 – inglobando quindi anche gli anni ‘90, esattamente come Amadeus ha annunciato che farà con i suoi show dall’Arena di Verona a settembre (che andranno in onda su Rai1) – interpretate dagli artisti in duetto con un ospite, approvato dalla direzione artistica. I duetti faranno parte integrante della gara e alla cover più votata andrà un premio speciale.
Quanto alle giurie, come di consueto le canzoni in gara saranno giudicate dal pubblico a casa attraverso il televoto, dalla Giuria della Sala Stampa, Tv, Radio e Web (150 rappresentanti dei media che saranno accreditati al Festival) e dalla Giuria Demoscopica (stavolta però di 300 componenti). Nella prima e seconda serata voterà la giuria della sala stampa, tv, radio e web che si dividerà in tre componenti autonome: un terzo per tv e carta stampata, un terzo per quella radio e un terzo per la giuria web. Nella terza serata il voto sarà affidato per il 50% al televoto e per l’altro 50% alla giuria demoscopica. Nel corso della quarta serata la votazione sarà tripartita: il 34% affidato al televoto, il 33% alla giuria sala stampa, tv, radio, web e il 33% alla giuria demoscopica. Nella serata finale i 25 campioni saranno giudicati dal solo televoto che andrà a sommarsi alle precedenti classifiche. Al termine della quinta serata, per decretare il vincitore tra i tre finalisti, ci sarà una nuova votazione da parte di televoto, giuria sala stampa, tv, radio, web e giuria demoscopica.
La macchina del festival è già in moto: per candidarsi c’è tempo fino al 28 novembre, ma sul tavolo della direzione artistica stanno già arrivando le prime proposte. Da sabato 3 dicembre potrà essere annunciata la lista dei 25 Campioni in gara.
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