Era il 1988 quando David Cronenberg realizzò uno dei suoi film più amati, «Inseparabili», storia del rapporto morboso fra due gemelli, ispirato alle figure realmente esistite dei ginecologi newyorkesi Stewart e Cyril Marcus e a «Twins», il romanzo degli scrittori Bari Wood e Jack Geasland dedicato all’incredibile vicenda. Oggi il capolavoro del padre del body horror rivive in una versione al femminile nell’omonima serie disponibile da oggi su Prime Video. Nel doppio ruolo che fu di Jeremy Irons c’è Rachel Weisz, anche produttrice esecutiva con la showrunner Alice Birch, candidata all’Emmy per «Normal People». L’attrice britannica dà volto a Elliott e Beverly Mantle, due gemelle ginecologhe dai caratteri antitetici (piuttosto diretta la prima, empatica la seconda) che condividono tutto: droghe, amanti e un desiderio incontenibile di fare tutto il possibile – anche scavalcare i confini dell'etica professionale – per sfidare pratiche obsolete e garantire l'assistenza sanitaria alle donne, grazie ai loro esperimenti sempre più complessi. Un rapporto perfetto, finché Beverly non si innamorerà di una paziente, mettendo così in crisi il morboso legame con la sorella. Femminile anche il team delle sceneggiatrici, guidate da Birch, che ha descritto la serie come un thriller contorto e dalla comicità cupa. «Inseparabili» è stato annunciato nell’agosto 2020, con la produzione di Annapurna Television, branca televisiva dello studio produttore di “American Hustle”, e la regia della stessa Birch, della protagonista e dei filmmaker Sean Durkin, Lauren Wolkstein e Karyn Kusama per i diversi episodi. Le riprese si sono svolte nell’agosto 2021 a New York, subito dopo la chiusura del casting. La Birch ha dichiarato di non aver mai visto il film di Cronenberg prima di essere contattata per la serie, ma di esserne rimasta affascinata dopo averlo recuperato, rivedendolo più volte di seguito. Fondamentale, col lavoro delle sceneggiatrici, l’intesa fra Rachel Weisz e l’autrice, che ha inserito nella storia il suo tocco di black humor inglese senza dimenticare mai l'estetica del film. Per dare credibilità e verosimiglianza in una vicenda dal carattere distopico, la Birch e la produzione hanno coinvolto consulenti ingegneri biomedici, ostetriche e addirittura un esperto di longevità: «Ci ha detto che un giorno la morte diventerà come una malattia curabile», ha sottolineato sorpresa Rachel Weisz. Nel cast anche Britne Oldford (Genevieve, la paziente amante delle due gemelle), Poppy Liu (Greta), Michael Chernus (Tom), Jennifer Ehle (Rebecca) ed Emily Meade (Susan).