Venerdì 22 Novembre 2024

Raffaella Carrà fa ancora "Rumore": domani avrebbe compiuto 80 anni

Raffaella Carrà

Avrebbe compiuto 80 anni il 18 giugno 2023 Raffaella Maria Roberta Pelloni in arte Raffaella Carrà, iconica showgirl italiana ma soprattutto cantante, conduttrice, attrice e ballerina di grande successo. Li avrebbe compiuti se una malattia non l’avesse portata in un’altra dimensione ma grazie al suo carisma, fa ancora «Rumore». Amatissima in Italia e all’estero, in particolare Spagna e Sud America, Raffaella Carrà resta una delle figure più importanti dello spettacolo italiano. Ha dettato la linea a tante future colleghe che dopo di lei si sono cimentate nella conduzione e nel ruolo completo di cantante-ballerina- attrice. Famosa per aver «svecchiato» l’Italia bigotta degli anni 70 andando in tv con la pancia scoperta esibendo il celebre ombelico e ballando il Tuca Tuca con Albero Sordi, al quale la tv di Stato non poteva certo dire di no. Famosa per il suo perfezionismo, la capacità di intercettare i gusti del pubblico e di stare con fierezza sempre almeno cinque passi avanti rispetto all’attualità che la circondava. Del celebre caschetto biondo non si è mai liberata, sapeva bene che il pubblico era abituato a quella cascata di capelli che faceva muovere al ritmo di musica in un modo che la rendeva unica. Tanto gli omaggi resi alla Raffa Nazionale in occasione del compleanno. In America, a New York, sui maxischermi pubblicitari di Times Square campeggia l’immagine di Raffaella. L’idea è di Spotify Equal che ha scelto la Carrà come ambassador a favore dell’uguaglianza nell’industria musicale. Non dimentichiamo infatti che l’artista italiana nelle sue canzoni e performance, più volte ha avuto occasione di affrontare temi contemporanei relativi alla libertà femminile e all’omossessualità, argomento quest’ultimo, rappresentato nella nota canzone «Luca» .Il brano è stato scelto da Spotify come titolo di testa della playlist Spotify Equal Italia per tutto il mese di giugno. Sony ha inoltre prodotto in digitale tre suoi album: Fiesta, Mi spendo tutto e Raffaella 1998. La Carrà ha portato all’attenzione del pubblico messaggi contro la discriminazione di genere e questo l’ha resa icona e paladina di diritti. Con 60 milioni di dischi venduti, oltre 500mila ascolti mensili su Spotify, Raffaella ha fatto numeri che dovrebbero appartenere a chi nella vita, e anche con molto successo, ha fatto solo musica. Ma sappiamo tutti che non è così. Perchè oltre alla musica c'è la tv e anche il cinema. C'è la televisione che con lei ha emozionato come fosse stata musica, l’intrattenimento, il varietà, che è diventato con la Raffa nazionale, cultura popolare alta. La tv pensata per ridare fiato agli italiani, aprire una parentesi di spensieratezza. Chi non la ricorda agli esordi del suo primo successo discografico, quel suo «Ma che musica maestro!», sigla del «Canzonissima» del 1970 con Corrado, cantata con il famoso ombelico scoperto che la infila di diritto negli annali della tv. Da lì in poi è tutta una strada in salita che la manderà in orbita e mettera» tutti d’accordo visti gli ascolti, nel lasciarla fare. E’ lei a lanciare qualche anno dopo, uno dei primi esempi di disco music italiana con il brano «Rumore» . Un pezzo che venderà oltre dieci milioni di dischi, sarà tradotto quasi immediatamente in inglese, francese e spagnolo. Sempre innovativa e almeno cinque passi avanti rispetto all’attualità che viveva, la Raffa nazionale ha dettato la linea alla tv nel varietà e nell’intrattenimento, conquistando il pubblico oltre le Alpi italiane, il mercato estero latino-americano e spagnolo aprendo così la strada ad altri connazionali che hanno poi triplicato il loro successo. Una popolarità e un carisma fuori dal comune quello della signora dal caschetto biondo, amata e rispettata da tutti per l’alta professionalità ma soprattutto per la grande sensibilità tenuta dietro le quinte attraverso opere di beneficenza attuate in prima persona e per la spiritualità come ha recentemente ricordato Fra Stefano Campanella su Famiglia Cristiana. Tanti aneddoti, tanta simpatia, tanta attenzione ai giovani talenti. Ancora oggi, la signora che scoprì l’ombelico in tv, si prende di nuovo la scena con tante iniziative per ricordarla e con un musical interamente ispirato ai suoi successi. Regali postumi, peccato non soffiare sulle candeline di un compleanno importante, la cosiddetta cifra tonda. Ma va cosi.

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