Torna l’appassionato racconto del nostro tempo che affianca storie di personaggi dello spettacolo alla vita di gente comune, unendole nel comune denominatore del coraggio e della resilienza. «Da Noi… a Ruota Libera», fortunato programma della domenica pomeriggio di Rai1, riprende da oggi (ore 17.20) con la quinta edizione. Al timone Francesca Fialdini – che sarà nella seconda serata di Rai3 il 21 settembre col documentario «La memoria delle emozioni» di Marco Falorni, proposto a Venezia, e da metà ottobre con la nuova stagione di «Fame d’amore» – abile nell’alternare l’intrattenimento leggero al confronto tra sensibilità diverse, lungo il fil rouge di quella forza di volontà che determina piccole e grandi rivoluzioni nel privato e nel sociale. Francesca, far girare la ruota nel verso giusto è il motto del programma. Che vuol dire? «Vuol dire girare liberi, andare contro convenzioni e giudizi altrui. Alle volte siamo bravissimi a legarci la vita facendoci condizionare; dovremmo invece trovare il coraggio di uscire da questa logica, rendendo felici noi stessi e gli altri. Nel mio caso, ad esempio, nessuno in famiglia mi incoraggiava a fare questo lavoro, ma a 18 anni ho deciso per me e sono andata via. A modo mio ho rotto un cliché e continuo a romperlo. Non sempre si è pronti per cambiare le cose, ma dobbiamo farci trovare preparati a fare un gesto di coraggio, senza paura, a reinventarci per crescere». Secondo te chi ha coraggio in Italia in questo momento storico molto complesso, tra post-Covid, guerra, crisi economica? «Il coraggio maggiore lo stanno dimostrando i giovani ambientalisti, che sentono forte il problema del cambiamento climatico. Spesso li accusiamo di fare troppo rumore, ma dimostrano grande determinazione nel voler cambiare la situazione, come la dimostrano quei volontari che credono nel valore dell’aiuto agli altri. È il caso di realtà come quelli raccontati nel documentario “La memoria delle emozioni”. Da un gruppo di volontari, ad esempio, è nato “Il Paese Ritrovato”, centro per malati di Alzheimer, diventato un’eccellenza della sanità italiana». Come nasce l’idea di dare maggiore spazio alla gente comune e alle loro storie? «In questo momento complesso ad un format di intrattenimento viene chiesto il sorriso, ma la mia passione rimane l’informazione, che si può fare anche raccontando una storia solo apparentemente comune. Non è comune, ad esempio, quello che ci sta offrendo l’attualità a proposito dei giovani che tramite i social diventano personaggi sia quando danno lezioni di vita agli altri, sia quando si macchiano di reati violenti come gli stupri di Palermo, Firenze e Caivano. Un occhio sarà quindi rivolto a loro e alle donne, grandi protagoniste di questi ultimi giorni». Tu usi molto tatto e delicatezza nel raccontare la gente comune e ti servi di quiz e domande piccanti per i vip. In questo secondo caso ti senti un po' “belva” stile Fagnani? «Chi non è abituato ai riflettori devi metterlo nella condizione di portare un racconto che possa essere d’esempio ad altri. Il personaggio pubblico invece ha familiarità con la telecamera, quindi mi posso divertire mettendolo in difficoltà, ma per gioco. Il programma è un happening show, quindi è giusto che ci sia uno spazio dedicato al sorriso e all’allegria». Tra gli ospiti della prima puntata ci saranno Beatrice Venezi, Max Giusti e una persona comune con una storia toccante da raccontare. «Da Noi…a Ruota Libera» è realizzato da Rai1 in collaborazione con Endemol Shine Italy. La regia è di Elisabetta Pierelli.