Domenica 22 Dicembre 2024

Via libera alla serie tv su Amanda Knox, Monica Lewinsky tra i produttori

La serie tv su Amanda Knox si farà. Hulu, il canale in streaming della Disney, ha dato luce verde alla drammatizzazione della vicenda giudiziaria che vide l'ex studentessa di Seattle accusata in Italia e poi assolta dell'omicidio della sua coinquilina Meredith Kercher. La stessa Knox è tra i produttori assieme con Monica Lewinsky, l'ex stagista coinvolta con l'allora presidente Bill Clinton nello scandalo Sexgate. A dare il volto ad Amanda, condannata e poi assolta a Perugia dall'accusa di aver ucciso nel 2007 Meredith, sarà Margaret Qualley di Maid. Knox avrà nella produzione collaboratori eccellenti: oltre alla Lewinsky, lavoreranno con lei Warren Littlefield (Fargo e Il Racconto dell'Ancella) e KJ Steinberg di This Is Us, Mistresses e Gossip Girl che firmerà anche la sceneggiatura. Le riprese dovrebbero cominciare nei prossimi mesi. Hulu ha chiesto otto episodi di un'ora ciascuno. La descrizione ufficiale spiega che la serie "è basata sulla storia vera di come la Knox è stata erroneamente condannata per l'omicidio di Meredith e descrive la sua odissea di sedici anni per liberarsi". Lo show era da tempo tra le priorità di Hulu. Ne aveva anticipato qualcosa Lewinsky in ottobre senza peraltro entrare nei particolari. Nota per il suo attivismo contro le gogne mediatiche in cui lei stessa era finita al tempo della tempesta politica che portò al processo di impeachment su Clinton, l'ex stagista della Casa Bianca aveva annunciato allora di essere entrata nel team di "una serie limitata su un'altra giovane donna che ha visto la sua vita fatta a pezzi sul palcoscenico mondiale, ma in qualche modo è riuscita a sopravvivere". Oggi madre di due figli, la 36enne Knox ha raccontato in prima persona la sua esperienza nel memoir del 2013 Waiting to be Heard. La storia dell'ex studentessa è stata al centro anche di un documentario su Netflix e del film di Lifetime Amanda Knox: Murder on Trial in Italy. In dicembre Amanda aveva detto di esser pronta a tornare in Italia per difendersi dall'accusa di avere calunniato il musicista di origine congolese Patrick Lumumba nella fase iniziale dell'indagine. Un reato, quello di calunnia, che è costato all'americana una condanna (già scontata) a tre anni di reclusione ora annullata dalla Cassazione che ha disposto un nuovo esame degli atti a Firenze. Il nuovo processo prenderà il via, sempre a Firenze, il 10 aprile.

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