«L’Effetto Dorothy», graffiante satira del mondo accademico con protagonista Ninni Bruschetta
Un ritratto graffiante e paradossale dell’ambiente universitario realizzato attraverso la forma narrativa del mockumentary (finto documentario), «L’Effetto Dorothy» – progetto vincitore del Premio Solinas Experimenta Serie 2022 – è un pilot Original RaiPlay, già disponibile in esclusiva sulla piattaforma. Prodotto da Rai Fiction, Movimenti Production e Premio Solinas, scritto da Luca Avagliano e Gregory Alexander Eve con la regia di Valerio Attanasio, «L’Effetto Dorothy» ha come protagonista l’attore messinese Ninni Bruschetta, nei panni del professor Gaspare Maria Dorotei dell’Università di Volterra. Un eccentrico docente del Dipartimento di Psicologia Cognitiva Evoluzionistica, che sta portando avanti una ricerca con l’obiettivo di dimostrare che gli esseri umani sono sempre pronti a cogliere segnali primordiali, anche quando impegnati in attività logiche. Poiché una troupe belga è presente sul campo per seguirne le attività e realizzare un documentario sulle sue metodologie, Dorotei viene eccessivamente assorbito dalla nuova situazione e la ricerca vera e propria finisce in mano ai suoi collaboratori, con esiti tutti da scoprire. I collaboratori sono il ricercatore Martino Leoncini (Luca Avagliano), l’assegnista Loris Di Paglia (Tomas Leardini) e la neurobiologa Marisa Sperlì (Melissa Anna Bartolini). «Dorotei è un uomo completamente sedotto dall’immagine e dalla popolarità – sottolinea Ninni Bruschetta – . Quando arrivano le telecamere va completamente fuori di testa, perché ha la possibilità di diventare protagonista di qualcosa e si trasforma in una specie di attore, raccontando la sua professione con toni alquanto sui generis». Inusuale per un interprete la possibilità di recitare guardando la macchina da presa per esaltare la natura finto-documentaristica della storia: «Se narri una vicenda in presenza di una macchina da presa cambi completamente il linguaggio, ed è questa la forza del racconto. L’azione del guardare in macchina, che non si deve fare su un set, qui diventa invece una cifra stilistica del linguaggio». Immancabile il paragone con «Boris», la serie cult in cui Bruschetta interpretava uno dei personaggi più irresistibili, e moltom amati dal pubblico, il direttore della fotografia Duccio Patanè. «“L’effetto Dorothy” prende di mira la vanità estrema di alcuni professori, che s’accompagna alle probabili lacune della loro preparazione, la ricerca condotta secondo parametri non giustificati, e come sui set accadono a volte situazioni peggiori di quelle ritratte in “Boris”, in questo caso negli atenei possono talora avvenire episodi anche peggiori di quelli ritratti nel nostro pilot, che approfondisce temi importanti. Significativa è la scena in cui viene detto a Martino di andare all’estero: rispecchia un’ università che non funziona». Ancora nessuna notizia sulla produzione di altri episodi. Nel cast ci sono anche Federica Torchetti e Barbara Folchitto.