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Giusy Buscemi: ecco la mia Vanina Guarrasi, fuma e dice le parolacce

Giusy Buscemi

«Giusy mi ha aiutato con il siciliano, anche se io da bergamasco tendo a non calcarlo troppo per non risultare innaturale» dice Giorgio Marchesi raggiunto dall’ANSA di Giusy Buscemi: «Lei è Vanina Guarrasi e fugge da me perchè ha il terrore di perdermi come suo padre ucciso dalla mafia quando lei aveva 14 anni». Arriva il 27 marzo su Canale 5 la nuova serie tv «Vanina - Un vicequestore a Catania» girata sotto il vulcano e tratta dai fortunatissimi romanzi di Cristina Cassar Scalia (editi da Einaudi).

 

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Quattro puntate in prima serata su Canale 5 con protagonista Giusy Buscemi, l’attrice di Menfi (Agrigento) ex Miss Italia, una laurea in tasca, già vista in Un Passo dal Cielo 7 (a fine mese torna a girare la nuova stagione) e tante altre fiction tv, e con Giorgio Marchesi nelle vesti di Paolo Malfitano, magistrato dell’Dda, con il quale ha combattuto tante battaglie.

Per Vanina dopo una brillante carriera nell’Antimafia di Palermo, qualcosa si rompe e decide di trasferirsi a Catania, una città sempre attenta al brontolio di sua maestà l’Etna. Una Montalbano al femminile che ha conquistato il cuore dei lettori.

"Magari - replica Buscemi - parlando sempre con l’ANSA - la produzione è la stessa la Palomar ma diciamo piuttosto che è l'anti-Montalbano per il modo di muoversi e fare, certo magari raccogliesse gli stessi ascolti».

Buscemi è molto contenta invece di aver girato per la prima volta nella sua carriera in Sicilia. Ma chi è Vanina Guarrasi? «Con la sua batteria di sveglie, la cioccolata in fondo al cassetto, la passione sconfinata per il cibo, è anche una fumatrice accanita», diciamo, aggiunge «che ci accomuna la sicilianità, l’onestà, ma siamo molto diverse io sono più ponderata, riflessiva. Lei è una che va d’istinto, non ci pensa due volte, dice anche parecchie parolacce, si muove in una città vera e seducente, lavica. Vanina - aggiunge - Buscemi - non ha freni inibitori, al contrario di me. Dal punto di vista professionale sa sempre cosa è giusto fare, io mi pongo tante domande pondero le scelte con attenzione anche in base alla vita famigliare da gestire. Scappa da Palermo e da Paolo (Giorgio Marchesi) quando lui viene messo sotto scorta, è un magistrato, perché non vuole rivivere quello che ha passato con il padre, ispettore di polizia ucciso dalla mafia praticamente sotto i suoi occhi».

Marchesi (in questi giorni in tv in Studio Battaglia nel ruolo di un avvocato e che sta girando una nuova fiction con Anna Valle con la quale lo abbiamo già visto nel fortunatissimo Sorelle Valle all’Elba «Le onde del passato") spiega a tale proposito «Paolo al contrario, non può fare a meno di Vanina, è sicuro che sia la donna della sua vita e cerca ogni scusa per rivederla». dice «chi fa quel tipo di vita soffre molto la solitudine non può permettersi la libertà neanche di andarsi a comprare il cannolo siciliano da solo ma un’altra frase che mi ha colpito e che non a caso dice a Vanina è l'impossibile può diventare possibile, va dallo psicologo e si ricorda che da bambino gli piaceva fare il mago, ecco questa è come una nemesi perchè la mafia se vuoi la puoi battere se credi nell’impossibile che diventa possibile».

Nessuno dei due interpreti conosceva i romanzi della Cassar Scalia, che Giusy Buscemi ha incontrato. L’attrice dice di aver recuperato l’accento siciliano: «quello che parlavo con i nonni. Studiare dizione mi aveva quasi fatto rinnegare le mie origini».

L’attrice siciliana ricorda che la serie è stata girata durante l'estate «mi sono portata dietro i figli che ho lasciato a casa di mia madre a Menfi. Tornavo il fine settimana in macchina ci mettevo oltre tre ore». Per Buscemi c'è una Vanina «leggera», che aspira a godersi la vita, e non vuole più rinunciare alla propria giovinezza, e c'è di contro una Vanina segnata da un evento che finora ha di fatto deciso tutto il suo destino, come poliziotta e non solo. Questo suo essere scissa, irrisolta, è alla base del fascino e della ricchezza umana di questo personaggio».

Una donna in perenne fuga dal passato, che ai piedi dell’Etna, o meglio della muntagna, ha trovato la sua dimensione ideale. La fiction, scritta da Leonardo Marini, con la collaborazione della stessa Cassar Scalia, prodotta da Palomar per Rti e diretta da Davide Marengo, vanta nel cast anche Claudio Castrogiovanni, Orlando Cinque, Corrado Fortuna, Dajana Roncione, Giulio Della Monica, Danilo Arena, Paola Giannini, Alessandro Lui, Guia Jelo, Maurizio Marchetti.

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