I due contratti, praticamente identici per cifre e proposte, sono rimasti sul tavolo dell’avvocato che seguiva le trattative per due mesi prima che Amadeus prendesse la sua decisione. Quella di lasciare la Rai dopo 25 anni e sbarcare alla Warner Bros Discovery.
«La Rai ha fatto di tutto economicamente per trattenermi, ma è venuto a mancare qualcosa dal punto di vista umano e affettivo ha detto il conduttore oggi alla presentazione della stagione televisiva Wbd all’Università Cattolica di Milano - Può sembrare una follia ma io vado a sensazioni e alla mia età, 62 anni, il rapporto umano viene prima di molte altre cose. È fondamentale e in Rai in generale dal punto di vista affettivo non percepivo più quello che percepivo prima, anche se ci sono ancora tante persone che ammiro e che stimo: però le cose cambiano e vedi e senti cose che ti lasciano un po' perplesso».
Per spiegarsi meglio ha voluto anche citare due esempi. L'atmosfera felice del primo dopo Sanremo, nel 2020 quando l'allora ad Rai Carlo Fuortes gli disse: «Non esci da questa stanza se non firmi per il secondo» e il clima totalmente cambiato alla fine della sua conduzione di Affari Tuoi quando non ricevette nessun grazie per gli ascolti raggiunti e nessun dirigente si presentò alla festicciola dell’ultima puntata.
«E in quel momento non avevo ancora firmato con Wbd’, ha voluto precisare smentendo anche qualunque contatto con Mediaset. Accolto con lunghi applausi dagli studenti del Master fare Tv. Management del broadcasting e dello streaming (Almed - Alta Scuola in Media, Comunicazione e Spettacolo), che hanno ricevuto dalle sue mani il diploma di fine corso, Amadeus è comunque adesso pronto alla sua nuova avventura sul Nove di Wbd.
«Sono un irrequieto della televisione, non ho mai voluto protrarre un programma oltre i 4 o 5 anni e ora ho voglia di fare cose nuove - ha detto - Sono consapevole che non potrò più avere il 28% di share, ma anche un punto in più è un bel successo». Al suo successore in 'Affari tuoì ha augurato il meglio ("non farei mai auguri negativi, il negativismo ti si ritorce contro") ma ha anche ammesso di non aver visto nessuna puntata del programma di access prime time di Rai1.
«Non lo faccio mai - ha aggiunto - sarebbe come guardare cosa fa la tua ex con il nuovo fidanzato». Sul Nove debutterà il 22 settembre nell’access con Chissà chi è (Endemol/ Shine Italy), il game show basato sul format americano Identity, in cui una coppia di concorrenti dovrà abbinare correttamente le 8 identità presenti in pedana alle 8 attività proposte sul tabellone. A seguire, sempre il 22 settembre in prima serata sarà il padrone di casa del Suzuki Music Party (Banijay Italia), una serata-evento nello scenario dell’Allianz Cloud di Milano, in cui oltre 20 protagonisti della musica italiana presenteranno le loro nuove hit dell’autunno.
"Ma non chiamatelo un piccolo Festival di Sanremo - ha detto - In tv non ci sono programmi che consentono ai cantanti di presentare i loro inediti, anzi vengono sempre sconsigliati, io credevo che non avrei raggiunto i 10 artisti, hanno accettato molti di più». Tra i nomi Tananai, Mannoia, Emis Killa, Vanoni, Lauro, Paola e Chiara. Ad ottobre Amadeus tornerà con lo storico programma della tv italiana, in un certo senso il papà di tutti i talent show, che fu ideato dal fuoriclasse Corrado, La corrida (Banijay Italia e Corima): in ogni puntata i concorrenti presenteranno le loro stravaganti esibizioni. Infine una domanda su Fiorello, suo compagno negli ultimi Sanremo. «Siamo come fratelli ma mai parlato di un programma insieme a Discovery - ha risposto - Non so se ci sarà opportunità di rivederci insieme, spero di sì ma non so quando, dove e come e non ho detto che lo avrei portato qui, decide lui dove andare».
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