Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Che donna, «Libera»! Ma accanto a lei c’è la sorella Isabella

La serie in prima serata su Rai1. L’attrice messinese Monica Dugo racconta la forza di questa famiglia del Sud

Una vicenda che si sviluppa fra dramedy, legal e noir, per mostrare il contrasto spesso stridente tra pubblico e privato. Ne è protagonista una donna forte ed equilibrata in ambito professionale ma con pesanti fragilità interne, cui dà volto l’attrice Lunetta Savino, che torna da stasera nella prima serata di Rai1 con «Libera», serie originale ideata e scritta da Mauro Casiraghi ed Eleonora Fiorini per la regia di Gianluca Mazzella.

Prodotta da Matteo Levi per 11 Marzo Film e Rai Fiction, la storia vede l’artista barese nei panni della palermitana Libera Orlando, giudice della sezione penale del Tribunale di Trieste. Una donna che ha conquistato il suo spazio in un ambiente prevalentemente maschile; imparziale e incorruttibile sul lavoro, ma con la grave ferita nel cuore della morte della figlia Bianca, che le ha lasciato l’eredità affettiva della nipote Clara (Daisy Pieropan) da accudire.

Per amor suo Libera, a quindici anni dal tragico lutto, deciderà di smascherarne l'assassino. Disposta a tutto, anche ad azioni poco coerenti con la sua immagine pubblica, entrerà in contatto con il pregiudicato Pietro Zanon (Matteo Martari), con cui formerà una coppia improbabile ma efficiente.

Grande supporto emotivo per Libera è la sorella Isabella, veterinaria single molto socievole e solare, completamente agli antipodi della protagonista, cui dà volto l’attrice messinese Monica Dugo. «Tanto Libera fa fatica a mostrare affetto con gesti e parole, quanto Isabella ne è capace attraverso la cucina, la sua gioiosa presenza e le battute mai forzate – ci dice l’attrice – . È un personaggio che porta nella storia grazia e dolcezza; una donna che non ha esitato a lasciare la Sicilia per Trieste in un momento di difficoltà della sorella. Come si vede in alcune scene, cerca di alleggerirne i sensi di colpa per la scomparsa della figlia, perché tenta di scacciarli lei per prima, anche nella sua vita sentimentale, e pensa che Libera sia perfetta come madre, nonna e professionista».
«Nel rappresentare Isabella abbiamo evitato il cliché della cinquantenne single a caccia di uomini – aggiunge – ; ama sicuramente gli uomini, ma è tranquillamente sola e riversa il vero affetto su Libera e Clara».

Importante la sintonia con Lunetta Savino e il regista Gianluca Mazzella. «Lunetta non voleva fare la pugliese, così è stato deciso che Libera sarebbe stata siciliana e, per i miei colori e la mia origine, Gianluca ha pensato a me per il ruolo – racconta – . Ci siamo impegnati per trasmettere un senso della famiglia partendo proprio dalla sicilianità delle due donne, senza mai forzare i toni da commedia, ma lasciando sempre realismo e naturalezza. Volevamo far sentire il sentimento, il piacere e la confidenza tra i membri di questa famiglia un po’ strampalata e Lunetta in questo mi è stata da supporto; si è creata una vera sorellanza anche nella realtà».

Nel cast di «Libera» anche Claudio Bigagli, Gioele Dix e Roberto Citran.

Oggi in edicola

Prima pagina

Caricamento commenti

Commenta la notizia