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Arriva «Gerri» ispettore molto speciale: da stasera in Rai quattro prime serate tra crime, commedia e romanticismo

Due importanti presenze siciliane in «Gerri», quattro prime serate tra crime, commedia e romanticismo per la regia di Giuseppe Bonito. In onda da stasera su Rai1, la serie è tratta dai romanzi di Giorgia Lepore (Edizioni E/O) e vede protagonista Giulio Beranek («Christian», «Briganti») nei panni di Gregorio Esposito detto Gerri, 35 anni, ispettore napoletano di origini rom, dotato di grande talento investigativo, trasferito per lavoro a Trani, in Puglia.
Uomo di grande fascino e carisma, ma poco propenso ai legami stabili, Gerri ha un passato doloroso da elaborare e tende a coinvolgersi eccessivamente nelle indagini che riguardano bambini e persone fragili. Suo supporto e guida, nonché diretto superiore, è Alfredo Marinetti, capo della Terza Sezione della Mobile, interpretato dall’attore castelvetranese Fabrizio Ferracane, già diretto da Bonito nel film «L’Arminuta» (2021), tratto dal romanzo di Donatella Di Pierantonio. Accanto a lui, nel ruolo della moglie Claudia, l’attrice palermitana Roberta Caronia, prossimamente al cinema in «Figli di una stella» di Massimiliano Gallo.
«Marinetti è un bravo poliziotto con grande autorevolezza sul lavoro – ci dice Ferracane – . Richiama spesso Gerri, ma ha una fiducia immensa nei suoi confronti, avendolo conosciuto ad un corso di aggiornamento e avendone apprezzato l’intuito e la grande capacità di capire gli altri. Lo prende con sé in squadra e quasi lo adotta, perché lui e Claudia non hanno figli, e lei stessa gli dice: magari è proprio di te che ha bisogno». Marinetti diventa quindi per Gerri una sorta di padre e il loro rapporto si evolverà in tal senso: «Nelle ultime puntate ci saranno tra loro scambi così emozionati da aver fatto commuovere per primi noi attori e il resto della troupe mentre giravamo le scene».
Una vera e propria rete familiare, come sottolinea Caronia. «Il rapporto con Claudia è speciale – ci dice l’attrice – . Già nella prima puntata si intuisce che fra lei e Gerri c’è una grande confidenza, perché le racconta episodi della vita privata, facendo capire di sentirsi a suo agio nell’aprirsi su argomenti che non affronterebbe con nessun altro. E, va detto, Claudia è un’ottima ascoltatrice».
Una sintonia che per Gerri si traduce in un sentimento platonico per la donna. «La loro è una dialettica basata sul non detto – prosegue – e forse la dolcezza, la saggezza e il carattere accogliente di Claudia fanno scattare in Gerri la molla di un’attrazione». Altrettanto accogliente e propenso all’ascolto l’approccio del regista con gli attori. «Si mette sempre a disposizione e sa come tirar fuori il meglio di ogni interprete con delicatezza, attenzione e rispetto», sottolinea Caronia. «Con Giuseppe abbiamo discusso molto dei personaggi – aggiunge Ferracane – . Sa illustrare il suo punto di vista e offre molte suggestioni, aiutandoti anche con le musiche. Questo fa sì che già quando pensi a cosa faresti nei panni del personaggio tutto risulta più autentico». Prodotta da Cattleya e Rai Fiction, «Gerri» ha nel cast anche Valentina Romani, Cristina Cappelli, Massimo Wertmüller, Carlotta Natoli e Irene Ferri.
Le musiche sono di Giuliano Taviani, figlio del regista Vittorio, e del compositore liparese Carmelo Travia.

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