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Adriano Pappalardo commosso ricorda Lucio Battisti: “A lui devo tutto”

Ospite nel salotto domenicale di Da Noi… A Ruota Libera con Francesca Fialdini, Adriano Pappalardo si apre al pubblico con la sincerità di chi ha vissuto la vita a pieni polmoni. Una carriera intensa, fatta di successi, incontri decisivi e una passione che non si è mai spenta.

Tra i ricordi più vivi, emerge quello di Lucio Battisti, figura centrale nel suo percorso umano e artistico: “I miei ricordi più belli sono legati a Lucio. Mi bastò cantare una sola volta perché mi offrisse un contratto. Mi disse: ‘In questo mondo o sfondi o ti sfondano’. È una frase che porto ancora dentro. A lui devo tutto: non ha mai cercato di cambiarmi, mi ha preso così com’ero e mi ha portato al successo dal nulla.”

Un rapporto che andava ben oltre la musica: “Quando si trasferì a Roma diventammo amici veri. Lui faceva surf, io andavo in barca a vela. Diventai il suo allenatore di corsa: il suo sogno era arrivare a correre 10 chilometri, e insieme ci riuscimmo. Poi mi ringraziò nel suo disco E già, per la musica e per la corsa. Lo amavo profondamente: aveva un cuore grande e un’intelligenza straordinaria”.

Pappalardo ripercorre anche le origini della sua passione per il canto: “A 14 anni cantavo già per i miei compagni di scuola. Amavo le voci limpide di Morandi, Ranieri… ma la mia era diversa. Poi un giorno, ascoltando la radio, sentii James Brown e pensai: ‘Ma questo canta come me!’ Da lì è iniziato tutto”. Un racconto autentico, vibrante, che restituisce l’immagine di un uomo che ha sempre messo l’anima nella musica. E di un’amicizia, quella con Battisti, che ha lasciato un’impronta indelebile nel cuore e nella voce di Adriano Pappalardo.

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